Australian Open: le 10 migliori prestazioni degli ultimi anni

[tps_title]10.Roger Federer, 2006[/tps_title]

Federer 2006

Roger Federer ha vinto nel 2006 il suo secondo titolo agli Australian Open, e l’ultima impressione di quel torneo viene durante la cerimonia di premiazione, quando Roger è scoppiato a piangere mentre abbracciava Rod Laver. Quel momento potrebbe essere considerato parte della prestazione dell’elvetico, mentre la sua cavalcata verso il titolo è stata meno memorabile.

Novak Djokovic, Rafael Nadal, Andy Murray e Stan Wawrinka non erano ancora esplosi definitivamente nel circuito mondiale, e gli unici giocatori di rilievo erano Andy Roddick e Lleyton Hewitt. E in quell’anno Federer non affrontò neanche un top 4 durante il torneo.

Tuttavia fu costretto al quinto set da Tommy Haas, e vinse nei quarti contro l’avversario più duro affrontato nelle due settimane, Nicolay Davydenko, in quattro set. La leggenda svizzera concluse poi il torneo con la vittoria contro  Nicolas Kiefer testa di serie numero 21, in semifinale e contro Marcos Baghdatis, non testa di serie, nell’atto decisivo, perdendo un solo set con entrambi.

Questo fu il settimo titolo per l’allora ventiquattrenne Roger Federer, che era visto come il dominatore incontrastato, senza nessun rivale all’orizzonte.

[tps_title]9.Rafael Nadal, 2009[/tps_title]

Con la vittoria nel 2009, Rafael Nadal ha dimostrato per la prima volta di poter vincere un Grande Slam sul cemento. Il maiorchino aveva già conquistato quattro Roland Garros e un titolo a Wimbledon, ma non era ancora riuscito a lasciare il segno sul cemento, né in Australia né agli Us Open.

In quella finale, l’iberico affrontò Roger Federer, nella rivalità sempre più in crescendo che era diventata l’eccellenza del tennis. Il punteggio finale di 7-5 3-6 7-6 3-6 6-2 per Nadal ha regalato un vero e proprio psicodramma per tutti i tifosi, oltre al livello di gioco forse più altro della storia.

Dopo l’incontro, un Federer deluso e affranto dopo l’ennesima sconfitta contro il principale rivale scoppiò a piangere, spingendo Nadal ad abbracciarlo nel tentativo di consolarlo. L’aspetto più impressionante della vittoria dello spagnolo, dopo 4 ore e 23 minuti, fu proprio la sua incredibile freschezza fisica, nonostante i due giocassero a ritmi altissimi già da cinque set. E, come se non bastasse, il campione di Maiorca veniva da una delle partite più lunghe del torneo, vinta in semifinale contro Fernando Verdasco dopo un’intensa battaglia conclusasi in due giorni diversi, con tanto di match point annullati da parte sua.

Questa fu davvero una prova di forza da parte di Nadal, che tuttavia affrontò solo un top 5, al contrario di Verdasco, vittorioso contro Andy Murray e Novak Djokovic, rispettivamente numero 3 e 4 del mondo.

[tps_title]8.Novak Djokovic, 2013[/tps_title]

Nel 2013 Novak Djokovic ha vinto il suo terzo titolo consecutivo nello Slam australiano, sconfiggendo ben tre dei primi cinque del mondo, anche se Andy Murray fu l’unico affrontato tra i “Fab Four”. Il serbo era tornato da poco numero 1 del mondo, dopo aver scavalcato Roger Federer, e veniva da una striscia di dieci semifinali consecutivi nei Major.

Come sempre, nei primi tre turni spazzò via i suoi avversari, ma negli ottavi, sorprendentemente per tutti, che si aspettavano una vittoria facile, dovette lottare e soffrire contro Stan Wawrinka. Lo svizzero non si era ancora affermato come top player- non era ancora “Stan The Man”- era numero 17 del mondo e nei precedenti sette Slam non aveva raggiunto neanche i quarti di finale. Ma in quell’occasione, Stan dimostrò di essere un serio avversario per chiunque, avvicinandosi non poco alla vittoria contro il campione di Belgrado.

Wawrinka archiviò rapidamente il primo set per 6-1, in 25 minuti, e volò altrettanto rapidamente sul 5-2 nella seconda frazione, prima di subire un’impetuosa reazione di Nole. Alla fine, però, l’elvetico vide un passante del suo avversario sfrecciare di fianco a lui e infrangere il suo sogno. 1-6 7-5 6-4 6-7 12-10 il punteggio finale in favore del serbo, che chiuse l’incontro ben dopo la mezzanotte. “E’ stata una delle partite più lunghe ed eccitanti della mia carriera”, dichiarò il serbo alla fine.

Quella fu la vittoria che diede una spinta incredibile a Djokovic, che nel resto de torneo schiacciò agevolmente Berdych e Ferrer nei quarti e in semifinale, prima di imporsi in una finale lottata contro Andy Murray. Lo scozzese riuscì a fare partita pari per due set, ma alla fine Novak dominò e la spuntò con il punteggio di 6-7 7-6 6-3 6-2.

[tps_title]7.Novak Djokovic, 2015[/tps_title]

Nel 2015 Novak Djokovic non ha dovuto sfidare né Roger Federer né Rafael Nadal, nella corsa verso il titolo. Tuttavia, incrociò la sua racchetta con tre tennisti tra i primi otto del ranking, inclusi Stan Wawrinka ed Andy Murray. Nole non cedette nemmeno un set nei suoi primi cinque match, inclusa una vittoria incredibile per 7-6 6-4 6-2 contro Milos Raonic.

Poi però arrivò la semifinale contro Wawrinka, che proprio come negli anni precedenti, in cui si affrontarono in tre slam, con due vittorie per il serbo, fu una battaglia conclusa solo dopo cinque set. Quella volta, però, il parziale decisivo non regalò il phatos e il dramma delle partite precedenti, e permise a Djokovic di prendersi la rivincita dopo la sconfitta del 2014.

Ancora una volta, lo sfidante in finale fu Andy Murray, che giocava la sua prima finale Slam dalla vittoria a Wimbledon nel 2013. Il serbo, dopo i primi due parziali durissimi fisicamente, annichilì lo scozzese con un bagel nella quarta frazione, demolendo le sue speranze e conquistando i quinto titolo, record dell’Era Open.

[tps_title]6.Roger Federer, 2006[/tps_title]

Il quarto e, almeno per ora, ultimo successo di Roger Federer agli Australian Open risale al 2010, quando lo svizzero dominò il torneo. L’elvetico cedette solo due set nell’arco delle due settimane, uno contro Igor Andreev nel primo turno e un altro contro la testa di serie numero 6 Davydenko, nei quarti di finale. Ma, in entrambe le occasioni, non ci fu storia nelle altre frazioni.

Federer superò gli ultimi due rivali senza troppi problemi, infliggendo un 6-2 6-3 6-2 a Jo-Wilfried Tsonga in semifinale e sconfiggendo Andy Murray per 6-3 6-4 7-6 nell’atto finale. Nel terzo parziale, Murray si issò sul 5-2 e sprecò qualche set point, ma non era ancora il top player di oggi, campione olimpico e di due Slam, e non riuscì a sfondare. Nonostante la netta vittoria in finale, la corsa di Roger verso il titolo manca di un avversario d’elite, con Rafael Nadal costretto al ritiro proprio contro Murray e Novak Djokovic sconfitto nei quarti di finale.

[tps_title]5.Novak Djokovic, 2008[/tps_title]

Un anno dopo aver perso da Roger Federer nel quarto turno degli Australian Open, e pochi mesi dopo la sconfitta in finale agli Us Open sempre contro lo svizzero, un ventenne Novak Djokovic conquistò l’edizione dello Slam australiano del 2008. Sicuramente il serbo non era ancora l’incredibile dominatore di oggi, ma quell’anno mostrò tutto il suo potenziale.

Nole perse un solo set nei suoi sette incontri, e la vittoria in semifinale contro Federer lo lanciò immediatamente come futuro numero 1. Dopo aver ceduto solamente 20 game nei primi quattro match, e dopo aver dominato la testa di serie numero 5 David Ferrer per 6-0 6-3 7-5, il serbo annichilì anche l’elvetico, che veniva da 10 finali consecutive nei Major e 12 vittorie negli ultimi 18 Slam, in tre set, per 7-5 6-3 7-6. “E’ fantastico, ho battuto il numero 1 del mondo e uno tra i migliori tennisti della storia”, dichiarò Novak alla stampa.

Nell’atto decisivo poi Djokovic perse il primo set del torneo, ma alla fine completò la rimonta contro Jo-Wilfried Tsonga, avendo la meglio per 4-6 6-4 6-3 7-6. Il suo dominio nel torneo è fuori discussione, ma avrebbe potuto essere ancora più impressionante se avesse battuto qualche tennista di punta in più.

[tps_title]4.Novak Djokovic, 2012[/tps_title]

 

Nel 2012 Novak Djokovic fu costretto al quinto set sia in semifinale che in finale, quindi non dominò come l’anno precedente. Tuttavia, battere Andy Murray e Rafael Nadal all’apice è senza ombra di dubbio una prestazione impressionante, e la finale di quasi 6 ore resterà nella storia come una delle partite più intense e belle di sempre.

Nole iniziò lo Slam australiano come se volesse schiacciare chiunque si trovasse davanti: lasciò appena dieci giochi nei primi due match, cedette un parziale a Lleyton Hewitt nel terzo turno, senza però essere mai in pericolo di sconfitta, e superò senza problemi David Ferrer nei quarti di finale.

Come già accennato, in semifinale trovò un Andy Murray più agguerrito che mai, che dopo le due finali degli anni precedenti era migliorato notevolmente sotto tutti gli aspetti. Il serbo si trovò addirittura sotto per due set a uno, prima di dominare il quarto parziale e portarsi sul 5-2 nel quinto. Djokovic fallì al servizio per il match, sul 5-3, ma alla fine la spuntò per 6-3 3-6 6-7 6-1 7-5.

Dopo aver vinto quella battaglia contro Murray, il numero 1 del mondo trovò in finale Rafael Nadal, che aveva sconfitto nettamente Roger Federer in semifinale. Ne risultò uno scontro fisico e mentale incredibile, in cui ci furono innumerevoli capovolgimenti del punteggio. Alla fine, dopo 5 ore e 53 minuti, Djokovic chiuse l’ultimo punto con un dritto vincente, sdraiandosi sul rovente cemento della Rod Laver Arena, vittorioso per 5-7 6-4 6-2 6-7 7-5.

La domanda rimane sempre la stessa: è stata migliore la prestazione degli Australian Open 2011, in cui Djokovic dominò in lungo e in largo ogni incontro, o quella del 2012, in cui ha dovuto soffrire ma ha vinto battaglie memorabili? Si può concludere solo dicendo che è una questione soggettiva. Più avanti trovate l’analisi del torneo del serbo nel 2011.

[tps_title]3.Roger Federer, 2007[/tps_title]

 

La corsa verso il titolo del 2007 potrebbe essere la prestazione più impressionante e dominante della carriera di Roger Federer. La leggenda di Basilea  non perse neanche un set in sete match, e non lasciò mai più di quattordici game. Andy Roddick è stato per lui l’avversario più duro in quel torneo, ma Federer lo congedò con allarmante facilità, per 6-4 6-0 6-2, in quella che fu molto probabilmente una delle sue partite migliori.

Come scrisse il New York Times: “Questa semifinale, che assomigliava tanto ad una finale anticipata, si preannunciava combattuta, ma si è trasformata in 83 minuti in cui abbiamo ammirato un Federer brillante, e solo e unicamente Federer. Dal secondo set, sembrava più un’esibizione che un match professionistico”.

Re Roger poi sconfisse Gonzalez in finale per 7-6 6-4 -6-4. Col senno di poi, si potrebbe dire che il rivale più pericoloso per lo svizzero fu Novak Djokovic, sconfitto nel quarto turno, che però aveva solo 19 anni e non aveva ancora mostrato tutto il suo potenziale. Anche se la prestazione di Federer nelle due settimane è stata semplicemente mostruosa, è vero anche che Roger non incontrò nemmeno un top 5, con Nadal sconfitto nei quarti proprio da Gonzalez.

[tps_title]2.Stan Wawrinka, 2014[/tps_title]

 

Stan Wawrinka ha conquistato il suo primo Slam vincendo gli Australian Open del 2014, e per farlo ha dovuto sconfiggere i primi due tennisti al mondo. “Stanimal” approfittò dei ritiri di Golubev e Posisil nel primo e terzo turno, non dominò tutti gli incontri ma si mise in una buona posizione per lasciare il segno, e tentare il colpo grosso.

Dopo la cocente sconfitta agli ottavi nel 2013, Wawrinka, allora numero 8 del mondo, si prese l’agognata rivincita contro Novak Djokovic, aggiudicandosi un’altra, l’ennesima, battaglia con il punteggi di 2-6 6-4 6-2 3-6 9-7, che pose fine alla striscia di 28 successi consecutivi totali e di 25 agli Australian Open del serbo,

Stan poi superò un grande Tomas Berdych in semifinale, per 6-3 6-7 7-6 7-6, arrivando alla finale contro il numero 1 del mondo Rafael Nadal, vittorioso in semifinale su Roger Federer. Wawrinka dominò la finale con il punteggio di 6-3 6-2 3-6 6-3, anche se è un dovere citare l’infortunio alla schiena dell’iberico, che non giocò al meglio a partire dal secondo set.

Tuttavia, nonostante “Svizzera 2” non abbia eguagliato il connazionale Federer nel dominare tutti gli incontri, ciò che ha realizzato, battere Djokovic, Berdych e Nadal consecutivamente, può sicuramente essere definita una prestazione pazzesca.

[tps_title]1.Novak Djokovic, 2011[/tps_title]

La stagione 2011 di Djokovic è una delle migliori della storia del nostro sport, ed è iniziata con la conquista degli Australian Open. Nole vinse quell’anno 70 match su 76, e i 7 incontri dello Slam australiano fanno parte della striscia di 43 vittorie consecutive, interrotta solo al Roland Garros.

Ma veniamo al torneo oceanico. Il sorteggio per il serbo non fu facile, dovendo passare per cinque giocatori classificati tra i primi 30, tra cui tre nella top 6. Dopo aver ceduto un set contro Ivan Dodig, Nole surclassò ogni avversario con facilità: sotto i suoi colpi si arresero Almagro, Berdych e anche Roger Federer, in semifinale, per 7-6 7-5 6-4.

Novak poi dominò anche Andy Murray in finale, annichilito per 6-4 6-2 6-3. “Ha realizzato un torneo incrediblie e merita la vittoria” dichiarò successivamente lo scozzese. Ma quella vittoria significa molto di più, poiché, come scrisse il New York Time, fu la prima vera dimostrazione che il tennis non era più un affare solo di Roger Federer e Rafael Nadal.

fonte: bleacherreport.com

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