Australian Open, le pagelle degli italiani

[tps_title] L’Australian Open è già alle spalle[/tps_title]

Rod-Laver-Arena

Con la finale maschile è calato il sipario sul primo slam della stagione, ma, soprattutto per le giocatrici che sono uscite prematuramente, è già tempo di pensare al futuro con i tornei WTA di San Pietroburgo e Taipei alle porte. Domani scenderanno subito in campo Roberta Vinci (in Russia contro Babos) e Francesca Schiavone (in Asia contro Jakupovic), ma facciamo un passo indietro per analizzare le due settimane australiane della compagine azzurra.

[tps_title]Roberta Vinci, voto 4,5[/tps_title]

L’esperta giocatrice, testa di serie numero quindici, è uscita al primo turno per mano della Vandeweghe; il fatto che l’americana sia giunta fino in semifinale è una parziale giustificazione, ma a fine gara la tarantina ha ammesso di non essere mai stata in grado di capire il gioco dell’avversaria. Una tennista del suo calibro come può non trovare una strategia per arginare la potenza dell’avversaria finendo per cedere 6-1 7-5? Roberta avrà tanto da lavorare in questa stagione, ma l’età comincia a farsi sentire e la speranza può limitarsi a qualche exploit.[tps_title]Sara Errani, voto 6[/tps_title]

Australian Open sfortunati quelli di Sara Errani: dopo un’ottimo primo turno contro la giapponese Ozaki (7-5 6-1) la bolognese è stata costretta al ritiro per un problema muscolare contro la russa Makarova. Il 2017 per Sara deve essere l’anno del rilancio, augurandosi che questo stop non pregiudichi buona parte della stagione.

[tps_title]Camila Giorgi, voto 6-[/tps_title]

L’italo-argentina ha poco da rimproverarsi se non per una posizione in classifica ancora non idonea al suo talento; il sorteggio non è stato fortunato e trovare al primo turno la svizzera Bacsinzky le è stato fatale. L’azzurra ha comunque lottato mettendo in mostra ottime giocate, ma nel terzo set la maggior “cattiveria” dell’avversaria è stata decisiva nel finale quando, con un break all’undicesimo gioco, ha messo la parola fine all’avventura australiana della Giorgi.

[tps_title]Francesca Schiavone, voto 5[/tps_title]

Difficile chiedere di più alla leonessa; Francesca, che ha già rimandato di un anno il ritiro, era opposta all’ungherese Boserup, avversaria tutt’altro che irresistibile. La milanese è però scesa in campo senza la consueta carica che la contraddistingue e i soli sei giochi racimolati non sono una bella cartolina per il proseguo della sua ultima stagione agonistica.

[tps_title]Paolo Lorenzi, voto 6[/tps_title]

Passando in campo maschile, partiamo dall’azzurro con il ranking migliore: Paolo Lorenzi non ha steccato all’esordio contro l’australiano Duckworth vincendo in cinque set, ma nel turno successivo la sua bestia nera Troicki gli ha sbarrato la strada imponendosi nel parziale decisivo dopo un’autentica battaglia. Il senese resta comunuqe un giocatore affidabile e serio come pochi, ma l’età che avanza e la tarda consacrazione sono fattori che pesano sul suo futuro.

[tps_title]Fabio Fognini, voto 6-[/tps_title]

Il ligure si presentava a questi Austrlian Open con il nuovo allenatore e da prossimo padre, fattori che si spera possano aumentare il suo rendimento. Nonostante un sorteggio pessimo, Fabio ha debuttato giocando alla grande contro Feliciano Lopez battendolo in soli tre set e dando prova di tutto il suo talento. Il secondo turno, contro Paire, ha invece rimescolato tutte le certezze e, dopo una lotta di cinque parziali, ha visto l’italiano cedere al francese; partendo dal fatto che la sconfitta ci può stare, il modo in cui è arrivata è difficile da digerire: Paire infatti ha concesso a Fognini una marea di occasioni per stare aggrappato al match, ma l’italiano ha commesso troppi errori gratuiti che hanno compromesso la sua partita.

[tps_title]Andreas Seppi, voto 8[/tps_title]

Ecco la più bella cartolina che arriva dall’Australia: Andreas Seppi è stato autore di una grande cavalcata fino alla seconda settimana, traguardo insperato alla vigilia. L’altoatesino ha regolato il francese Mathieu prima dell’autentica impresa contro Kyrgios, testa di serie numero nove e idolo locale: 10-8 al quinto e terzo turno raggiunto. Andreas qui non ha avuto particolari problemi contro Darcis assicurandosi un ottavo di finale da sogno contro Wawrinka, perso lottando dopo tre tie-break. Se la fine del 2016 non pareva essere di buon auspicio, la costanza e l’impegno di Seppi hanno ancora una volta gettato il cuore oltre l’ostacolo.

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