Continuano incessanti i lavori per disputare in sicurezza i prossimi Australian Open di tennis. Victoria, stato in cui si disputerà il torneo sta uscendo piano piano dalle restrizioni Covid-19, mente il ministro dello Sport, Turismo e Grandi Eventi Martin Pakula parla di “tanto lavoro da fare” e di una “estrema fiducia” che lo Slam si giochi regolarmente a Melbourne.
Nodi da sciogliere quanto prima sarà il periodo di quarantena per i tennisti che arrivano nel paese dai diversi stati del mondo e la presenza di pubblico al Melbourne Park.
Al momento si sta ragionando per ottenere un protocollo condiviso per consentire ai giocatori di recarsi ai campi di allenamento e partecipare agli eventi, poiché come ha detto lo stesso Pakula a Break Point podcast gli atleti non possono chiudersi in albergo per quattordici giorni senza fare allenamento o partecipare a qualche evento.
“Dobbiamo capire come facciamo entrare e uscire i giocatori da Melbourne Park in sicurezza, come li teniamo lontani gli uni dagli altri, come teniamo gli spettatori lontani tra loro. Detto questo sono estremamente fiducioso sul fatto che il torneo andrà avanti e che avremo anche i tifosi. L’Australian Open è una parte incredibilmente importante della vita culturale di questo Stato e delle nostre vite sportive”.
Gli Australian Open sono l’ultimo e unico Slam in condizioni “normali” giocato nel 2020, visto lo slittamento del Roland Garros all’autunno e gli US Open senza pubblico (Wimbledon è stato annullato).