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Circus Preview: Murray atteso da un’altra oziosa formalità. Raonic si misura con la trappola Troicki, prime beghe per Muguruza

Immaginate di trovarvi in un multisala, raggiunto in fretta e furia senza aver avuto la possibilità di consultare il programma. In prossimità della biglietteria scoprite che sono solo due le sale ove è ancora possibile prendere posto. Nella prima è prevista la proiezione del nuovo film di Martin Scorsese, alla cui sceneggiatura hanno collaborato Quentin Tarantino, i fratelli Coen e Woody Allen. La seconda, invece, prevede l’opera prima di Andrea Scanzi: una pellicola in cui l’impavido piacione aretino ripercorre tutte le principali battaglie della gloriosa carriera, partendo dalle graffianti invettive rivolte al fondotinta di Daniela Santanchè, fino alla rivoluzionaria sdoganazione delle lampade abbronzanti per gli intellettuali del suo calibro. Più o meno, fatte le debite proporzioni, il dislivello qualitativo vigente tra la parte alta e la parte bassa del tabellone maschile è equiparabile a quella tra le due proposte cinematografiche testè presentate.

La precoce uscita di scena di Rafa Nadal ha ulteriormente depotenziato l’appeal di uno spicchio di tabellone in cui Andy Murray continua a macinare comprimari. Lo scozzese, dopo aver ridicolizzato Sam Groth, è atteso dallo spiritato lusitano Joao Sousa, giocatore volitivo e costante, troppo leggero però per competere con il numero due del mondo, qualsiasi sia la superficie in questione.

David Ferrer farà bene  a non sottovalutare il rude e rudimentale Steve Johnson. Il valenciano ha già dimostrato di soffrire la brutalità di picchiatori della medesima irruenza, come testimoniano le recenti e meno recenti sconfitte con Sock e Gabashvili. Difficoltà confermate anche dal più recente confronto diretto con lo stesso Johnson, nel corso della finale del 500 di Vienna, risoltosi con una tribolata rimonta da parte dell’iberico. Milos Raonic dovrà prestare altrettanta circospezione, nel confronto che lo vedrà opposto a Viktor Troicki.

Il serbo può vantare una striscia di sei vittorie consecutive, in cui le prime quattro gli sono valse la conquista del primo titolo della stagione, ottenuto nel 250 di Sidney. Troicki è un eccellente ribattitore ed è dotato di un rovescio da top 10, caratteristiche che potrebbero imbrigliare il canadese, le cue fortune sono notoriamente legate all’incisività del servizio. Restando in tema di rovesci folgoranti, non si può prescindere dal gran sultano di questo fondamentale: Stan Wawrinka. Lo svizzero dovrà misurarsi con l’imperscrutabile Lukas Rosol. John Isner e Feliciano Lopez daranno vita alla sagra del tie break, mentre Sela e Kuznetsov si contenderanno lo scettro di miracolato dell’anno. Derby australiano privo di insidie per il plurupregiudicato Tomic, opposto al connazionale Milman.

Passando al tabellone femminile, ultimo turno di bivacco per Vika Azarenka, prima del dirimente ottavo di finale con Garbine Muguruza. La bielorussa si appresta a trifolare la giovane nipponica Osaka, proveniente dalle qualificazioni. Meno riposante il match di Muguruza, opposta alla talentuosa trottolina Strycova. L’incontro più stuzzicante della giornata è quello tra Ana Ivanovic e Madison Keys. La serba, sin qui agevolata da un tabellone compiacente, pare aver imboccato l’uscita dall’ennesimo tunnel tennistico della carriera.La statunitense è reduce dalla sofferta vittoria contro l’insidiosa mina vagante Shvedova. Forse meno invitante ma altrettanto promettente lo scontro tra Makarova e Pliskova, riproposizione della sfida andata in scena nella scorsa edizione, sempre nei 16esimi di finale, con la vittoria in due set della russa.

Gabriele Micottis

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