Nadal e la racchetta sparita: simpatico siparietto nel primo set

Rafael Nadal è stato vittima di un simpatico siparietto nel corso del primo set del suo incontro di primo turno degli Australian Open 2023, contro Jack Draper. L’iberico dopo aver tenuto il servizio a 0 portandosi sul punteggio di 4-3 del primo parziale, giocato punto su punto fino al dodicesimo gioco, è andato a cambiare campo come di consueto. Visto e considerato che in quel momento dovevano essere  cambiate le palline – le quali vengono cambiate dopo 7 game dall’inizio del match, e poi ogni 9 giochi – lo spagnolo ha scelto di approfittarne per sostituire anche la racchetta.

Dopo aver sostituito il proprio attrezzo Nadal l’ha lasciato vicino la panchina mentre recuperava le energie nel cambio campo. Una volta chiamato il tempo dal giudice di sedia il fuoriclasse spagnolo si è alzato per riprendere il gioco, ma non ha potuto farlo poiché la racchetta nuova era scomparsa.

L’iberico ha spiegato subito al giudice di sedia il problema, affermando che il raccattapalle aveva accidentalmente preso la racchetta sbagliata, portando ad incordare l’attrezzo nuovo piuttosto di quello usato fino a quel momento. L’arbitro dell’incontro si è tempestivamente messo in comunicazione con il supervisor, cercando di recuperare la racchetta giusta, ma nonostante ciò Nadal ha giocato i giochi successivi con un attrezzo diverso da quello previsto.

Per fortuna dello spagnolo, e del raccattapalle, questo disguido non ha inciso sulle sorti del set visto che Nadal ha poi chiuso il parziale per 7-5. Questo spiacevole siparietto però avrebbe potuto portare a conseguenze più serie, vista l’importanza nei dettagli, anche i più piccoli, ad altissimi livelli. Ogni racchetta è incordata ad una determinata tensione, scelta oculatamente anche a seconda del momento del match in cui dovrà essere usata.

Questo discorso poi si amplifica nel momento in cui si parla di un giocatore puntiglioso come il pluricampione Slam spagnolo, che ha perfino una determinata posizione per le sue bottiglie a bordo panchina, e di certo non avrà digerito bene il disguido, anche se siamo sicuri che a mente fredda pure lui è rimasto divertito dal siparietto. Tutto è bene ciò che finisce bene.

Luciano De Gregorio

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