Sara Errani: “In campo non mi diverto più”

Dopo i risultati del day 1 a Melbourne, sono arrivate puntuali le dichiarazioni delle nostre tre azzurre. Se traspare soddisfazione dalle parole di Roberta Vinci e Camila Giorgi (nonostante la sconfitta), ben diverso è stato il commento di Sara Errani, che in una breve dichiarazione ha espresso tutto il suo rammarico.

“Ho sentito troppo la tensione, e non riesco a spiegarmi il motivo, fin da ieri ero nervosa. Non mi ha dato particolari problemi il dolore al gluteo, anche se l’ ho avvertito fin dai primi scambi, ripeto ero tesa e non so perché”, le parole della romagnola, che forse nel pieno del rammarico per la sconfitta ha concluso con una dichiarazione allarmante: “In campo non riesco più a divertirmi da un po’, forse dovrei cambiare vita”.

Camila Giorgi cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno: “Ho fatto una preparazione diversa quest’ anno, e ho cercato di lavorare su dettagli che negli anni passati probabilmente ho trascurato. Non credo che in campo oggi si sia vista la differenza che effettivamente c’ è fra me e lei, ma Serena è stata sicuramente più brava, nei punti decisivi del match, e se li è aggiudicati tutti; spero che questa sconfitta possa essere un punto di partenza per me”.

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Roberta Vinci si è soffermata di più rispetto alle sue colleghe, forse anche grazie alla vittoria: “Ero molto concentrata, il fatto che io abbia sconfitto una volta Serena, non significa che ora sconfiggerò tutte le altre facilmente. È un ricordo meraviglioso,  che mi accompagna, a cui ripenso spesso e che mi da consapevolezza dei miei mezzi, non sento il peso della responsabilità, il fatto che io abbia giocato la finale allo US Open, non significa che qui andrò automaticamente in semifinale o finale, io devo cercare di fare il meglio che posso, come sempre”.

La Vinci ha anche risposto a una provocazione sulla sua assegnazione di oggi: “Non mi interessa il fatto che mi hanno mandata a giocare sul campo numero 13, anzi i numeri dispari mi piacciono, e magari il numero 13 mi ha portato fortuna”.

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