Corinna Dentoni e quel giudice di sedia “non proprio imparziale”

Corinna Dentoni, tennista azzurra impegnata nei giorni scorsi al torneo Itf di Oslo ha denunciato un episodio a dir poco sgradevole che avrebbe sul campo avvantaggiato la sua avversaria, con buona pace di ogni etica e correttezza sportiva. A raccontarlo la stessa atleta: “Dopo aver vinto il primo set, mi è stata negata la possibilità di aggiudicarmi l’incontro”. Cosa è accaduto? Ecco la dichiarazione della involontaria protagonista di un fatto davvero poco edificante: “Da inizio secondo set, ogni palla che ricadeva vicino alle righe mi veniva chiamata sistematicamente fuori, tra le risate della mia avversaria e il brontolio del pubblico”. Inevitabile la richiesta di intervento del Giudice di Gara che appurato quanto stava accadendo ha sostituito il giudice di sedia. “Una regola non contemplata nei regolamenti Itf, Wta e Atp, ma un provvedimento del genere conferma cosa ha combinato fino a quel momento chi stava arbitrando: è stato sostituito sull’1-4 al terzo set. Tardi, troppo tardi, perché io potessi cambiare le sorti del match, ma voglio dire una cosa: non ho mai pianto tanto dopo una partita, ma a freddo affermo che io non ho perso. Non ho sbagliato tatticamente, ho centrato tantissimi vincenti e commesso pochi errori. Nonostante tutto non ho mai smesso di lottare e finché non ho stretto la mano all’avversaria non ho mai pensato di uscire sconfitta dal campo”, ha spiegato la tennista italiana. Corinna Dentoni scriverà all’Itf e ha chiesto la registrazione dell’incontro che era coperto da telecamere. “La mia parola conta poco, ma spero che non lasciar correre sia un atto dovuto alle generazioni che verranno, perché la fatica deve essere ripagata e non gettata come spazzatura. Si parla tanto di sport, di valori e lealtà, ma dopo 11 anni nel circuito questa è stata la mia più grande delusione”, ha concluso laconicamente Corinna Dentoni.

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