Del Potro: “Continuo ad essere il peggiore avversario di me stesso”

«Non mi arrendo di fronte al dolore: voglio continuare a giocare, o quantomeno provarci». Juan Martín Del Potro commenta con queste parole l’ennesimo infortunio, anche se sarebbe più corretto dire ricaduta al polso sinistro. L’ex numero 5 del mondo era appena rientrato nel circuito, per la precisione a febbraio nel torneo di Delray Beach, e a distanza di un mese scarso è già costretto allo stop. Miami sembrerebbe maledetta nei confronti del 27enne di Tandil: dato che, anche due anni fa nel torneo che si disputa in Florida, l’argentino era stato vittima della malasorte durante un incontro con Pospisil; poi venerdì scorso di fronte al connazionale Horacio Zeballos, ancora una volta, il dolore insopportabile.
«Sono consapevole del fatto che mi servirà un po’ di tempo prima di sentirmi meglio. Mi infastidisce il fatto che sia sempre lo stesso problema, nulla di nuovo o differente. Lo combatto, ma su questo sono preparato».
Nel mese appena trascorso Del Potro ha disputato 6 match (4 vittorie e 2 sconfitte, ndr) e tutto sembrava andare per il verso giusto. Anche se è stato impossibile non notare un cambiamento stilistico nel suo rovescio: adesso è maggiormente liftato e meno profondo rispetto al passato. Molti fra gli addetti ai lavori si domandano se in questo fondamentale Delpo tornerà quello di un tempo. Possiamo soltanto aspettare e idealmente fare compagnia alla “torre”, infatti: «Devo essere molto paziente, anche se per molte persone non è facile. Soprattutto nel mio caso, perché continuo ad essere il peggior avversario di me stesso; tuttavia non mi rassegno. Ho ancora troppa voglia di scendere in campo».

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