Del Potro, non correre! Noi ti aspettiamo

Juan Martin Del Potro è in questo momento a Miami per completare la sua riabilitazione in seguito all’ultima operazione alla rotula destra, effettuata il 27 gennaio scorso da Lee Kaplan, chirurgo e direttore della medicina dello sport dell’Università di Miami.

del Potro dopo l’operazione al ginocchio dello scorso Giugno

Quella maledetta rotula destra, che insieme al polso sinistro, anch’esso operato per tre volte tra il 2014 e il 2015, hanno causato non poche sofferenze al gigante di Tandil. La prima operazione al ginocchio è stata fatta nel 2018, in seguito alla caduta a Shanghai nel match contro Borna Coric. Rientrato a Delray Beach l’anno dopo, salta Acapulco, Indian Wells e Miami, per poi tornare nella stagione europea sulla terra. Si infortuna nuovamente il 19 luglio 2019, quando, a due giochi dal match contro Shapovalov, scivola e la rotula fa di nuovo crac. Vince lo stesso il match, che risulta essere l’ultimo giocato da Juan Martin, per poi ritirarsi dal torneo. Quella operazione non è stata risolutiva e l’argentino faticava non solo negli allenamenti in campo, ma anche nella vita di tutti i giorni: questo lo ha costretto ad un ulteriore intervento, quello appunto dello scorso gennaio.

L’argentino si è circondato da persone di fiducia per superare questo scoglio: i tempi previsti per la riabilitazione completa del ginocchio sono di 70 giorni, che scadono quindi attorno ad inizio aprile, a cui va aggiunto il periodo per riprendere il ritmo con la racchetta in mano e la pallina. Tuttavia Delpo, che farà 32 anni a settembre, ha 4 anni in più da quando si è ripreso dall’infortunio al polso e l’età inizia a pesare, quindi il periodo di recupero sarà prolungato se necessario. Un altro indizio ci fa supporre che il tennista di Tandil non ritornerà presto: infatti il suo allenatore, Sebastian Prieto, ha ottenuto l’ok per entrare a far parte del team di Juan Ignacio Londero in vista della partita di coppa Davis contro la Colombia e dei Masters 1000 di Indian Wells e Miami.

L’obiettivo principale sarebbe tornare in tempo per le Olimpiadi, ma non c’è alcuna fretta. I progressi devono essere lenti e sicuri, per non rischiare di incappare in un’altra ricaduta.
E allora Juan, torna presto, perché vogliamo vederti ancora tirare a tutto braccio il tuo magnifico drittone. Ma non esagerare, perché vogliamo vederti al meglio e soprattutto vogliamo che tu non abbia più infortuni.

Di Thomas Scarinzi

Redazione Tennis Circus

Recent Posts

Annabel Croft: “Djokovic ha perso la sua aura, non è più lo stesso”

Un momento complicato per il fuoriclasse serbo Mentre il tennis italiano si gode le imprese…

15 ore fa

Lorenzo Musetti nella storia: l’Italia del tennis celebra il suo nuovo Top 10

Il tennis italiano continua a scrivere pagine di storia. A partire da lunedì 5 maggio…

17 ore fa

Sabalenka sulla vittoria con Kostyuk: “Orgogliosa del modo in cui ho gestito le mie emozioni”

Nel cuore del Manolo Santana, sotto una pioggia insistente e tra folate di vento traditrici,…

17 ore fa

“Ti ucciderò”: Moutet accusa Kotov di averlo minacciato di morte in campo

Alta tensione sul campo: match sospeso e accuse gravi Un acceso confronto sportivo si è…

18 ore fa

Binaghi difende Jannik Sinner: “Il mondo è popolato da cretini e invidiosi”

Dopo mesi segnati da tensioni e polemiche, Jannik Sinner si prepara a tornare in campo,…

18 ore fa

Nicolas Mahut saluta il tennis: “Vorrei chiudere a Parigi, se il mio corpo me lo permetterà”

Una carriera leggendaria tra doppio, erba e record Nicolas Mahut ha annunciato il suo ritiro…

18 ore fa