Djokovic: “Spero la finale di domenica non duri sei ore”

MELBOURNE, AUSTRALIA - JANUARY 29: Novak Djokovic of Serbia (L) poses with the Norman Brookes Challenge Cup alongside Raphael Nadal of Spain with the runners-up trophy after winning the men's final match against Rafael Nadal of Spain during day fourteen of the 2012 Australian Open at Melbourne Park on January 29, 2012 in Melbourne, Australia. (Photo by Quinn Rooney/Getty Images)

[fncvideo id= autoplay=false]Novak Djokovic torna in finale in Australia a distanza di 3 anni dall’ultima volta, ed incontrerà Rafael Nadal, a 7 anni di distanza dal loro storico incontro durato quasi 6 ore.

Contro Lucas Pouille il serbo ha giocato in maniera solidissima dal primo 15 non lasciando spazio per rialzare la testa al suo avversario, a differenza dell’incontro con Shapovalov quando ha regalato il terzo set.

“E’ stata la mia miglior partita del torneo, non lo avevo mai affrontato e ho dovuto prepararmi bene a questo incontro studiandolo con il mio team. Abbiamo lavorato bene, son stato solido dal primo punto.”

Rafa Nadal in un’intervista ha detto che ha dovuto adattare il suo gioco all’età, mentre al momento Nole non pensa di dover apportare questo tipo di cambiamento.

“Al momento non penso che il mio corpo mi imponga cambiamenti sul mi ostile di gioco, è più o meno lo stesso di qualche anno fa, non penso di dover cambiare nulla per ora.”

Durante la conferenza Djokovic ammette di esser entrato in campo con l’intenzione di restare il meno possibile sul terreno di gioco visto che Nadal aveva battuto Tsisipas in tre set rapidi.

acqua

“Rafa non ha concesso un set durante tutto il torneo, sta giocando benissimo, penso la finale arrivi nel momento migliore per entrambi, conoscendoci daremo tutto quello che possiamo dare, spero non resteremo in campo 6 ore come nel 2012. Cercherò di dettare il ritmo per non far scambi lunghi, mi sento bene, ma con Rafa non è mai facile. Ha migliorato di molto il suo servizio, in più con lui non puoi mai rilassarti, ti mette sotto pressione dal primo punto.”

 

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