Jarry: “Il circuito ITF mi ha trattato come se fossi la persona peggiore del mondo”

Il tennista cileno Nicolas Jarry si è raccontato di recente in un live dalla sua stanza, rispondendo alle domande degli appassionati.

Come prima cosa, ha parlato del ricordo più bello. Il successo a Bastad, suo primo titolo ATP:

“Non ho potuto festeggiare immediatamente. Il giorno seguente sarebbe iniziato Amburgo, e al primo turno avrei dovuto affrontare Alexander Zverev. Quindi dovevo rimanere con la concentrazione alta. Una volta uscito da Amburgo, ho potuto rilassarmi e godermi la vittoria. Soltanto i migliori al mondo sono abituati a vincere settimana dopo settimana, solo che i media non lo capiscono. Per un giocatore di livello inferiore, vincere un titolo è un fatto importante, che si fatica a realizzare. In futuro ho in programma di lavorare su questo, e cercare di essere costante”.

Successivamente è passato a parlare del tema attuale e più discusso, ovvero la fusione tra ATP e WTA:

“Sicuramente sarebbe una cosa innovativa. E buona anche,soprattutto per le ragazze. Resta comunque difficile da realizzare, perché dovrebbero avvenire dei cambiamenti anche a livello ATP, dove attualmente solo i primi 80 giocatori al mondo hanno una buona quantità di risorse economiche. Gli altri giocatori devono guadagnarseli stagione dopo stagione”.

Infine, il tema più delicato per lui. La squalifica per doping, avvenuta a metà gennaio:

“È stata dura. Ho dovuto cercare subito degli avvocati da mandare contro l’ATP e l’ITF. Ci sono rimasto male, perché tu da tennista lavori per loro, e non ti aspetti che siano proprio loro a mandare queste accuse. Mi hanno trattato come se fossi la persona peggiore del mondo”.

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