La pandemia di covid-19 ha messo a dura prova il mondo del tennis. Le difficoltà negli spostamenti, le quarantene obbligatorie, la famiglia e lo staff che non possono viaggiare al seguito sono sicuramente un forte deterrente per tanti. Jo-Wilfried Tsonga è tornato in campo a Montpellier dopo oltre un anno.
All’Open Sud de France però la sua avventura si è conclusa al primo turno contro lo statunitense Sebastian Korda in singolare mentre in doppio – dove faceva coppia con il connazionale Ugo Hembert – la corsa si è fermata ai quarti di finale per mano del duo formato da Kontinen e Roger-Vasselin.
L’occasione, però, si è rivelata vincente per parlare con la stampa, specialmente quella locale. Jo-Wilfried Tsong ha confessato di aver nostalgia del “vecchio tennis”, di quello vissuto ad inizio carriera e prima della rivoluzione imposta dalla diffusione del nuovo coronavirus e le conseguenti difficoltà di natura economica che ha generato.
“C’è un’atmosfera diversa. Non c’è pubblico da salutare sugli spalti. Niente possibilità di svago, una cena al ristorante solo per schiarirti la mente e le idee. Il tennis che conoscevo io non esiste più” ha spiegato il transalpino che poi ha continuato: “In tanti ci siamo divertiti in questo mondo, lo so perché sono uno dei più anziani nel circuito. Alcuni sanno bene che nonostante gli sforzi non si divertiranno perché non hanno più motivazioni. Ma la cosa più preoccupante è che tanti sono in perdita“.
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