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John Isner: “Avrei fatto meglio a restarmene a casa e vedere il football in tv”

Non abbiamo timore di dirlo: ieri John Isner ha sprecato una delle occasioni più grandi della sua carriera: quello di arrivare, per la prima volta, in finale in uno Slam, gli Us Open. Con l’uscita di scena di praticamente tutti i favoriti per il titolo a parte Roger Federer e Rafael Nadal, la parte bassa del tabellone degli Us Open si era aperta incredibilmente, senza un vero favorito alla conquista della finale: comunque vada sarà una sorpresa. Fino a ieri era Marin Cilic, vincitore nel 2014, il candidato più probabile, ma è stato eliminato a sorpresa dall’argentino Diego Schwartzman. Così il favorito, per poche ore, era diventato proprio il tennista di casa John Isner, n. 15 del mondo, che qui al massimo ha fatto i quarti di finale, nel 2011. La sconfitta di stanotte contro Mischa Zverev in tre set ha distrutto anche i suoi sogni, lasciando così il connazionale Sam Querrey come unico statunitense ancora in gara.

Avrei dovuto vedere il football invece di entrare in campo“, sbotta Isner in conferenza stampa, visibilmente deluso e dispiaciuto. “Lo so, faccio sempre fatica a giocare in questo torneo nella sessione serale. Non penso di aver mai vinto un match la sera qui. Di giorno invece non ho perso molti match, quindi… Non so. Ci si sente da schifo. Avrei voluto giocarmi meglio le mie carte, ma non l’ho fatto“. Durante la partita Isner ha ricevuto un trattamento medico al collo dolorante. In generale, Isner ha sofferto molto il gioco frizzante del tedesco, che più volte è sceso a rete per chiudere i punti: “Mi ha reso le cose molte difficili in quel modo. Non sono Djokovic e Murray, in grado di fare dei grandi passanti. Aver perso è dura e molto frustrante”.

 

 

Michele Alinovi

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