L’ex campionessa di Wimbledon si è confidata al giornale francese “Le Quotidien” trattando diversi argomenti, tra cui il suo rapporto con Jelena Ostapenko: “Abbiamo una mentalità simile io e Jelena. Il mio gioco era molto simile al suo, aggressive con tanti punti di forza e il servizio da migliorare. Quando le do consigli tattici, quindi, non dovrebbe avere problemi visto che siamo molto simili”.
Marion Bartoli, però, non ha parlato solamente della collaborazione con la tennista lettone ma anche di sé stessa e della sua vita: “Mi sono ritirata dal circuito per via della mia spalla. Mi dava molto fastidio soprattutto nel 2013 e non lo sopportavo più. Per me il tennis è stata anche una terapia per acquistare più fiducia. Ho tentato un rientro nel 2018 ma la mia spalla non riusciva a sostenere tutto quello sforzo”.
Ricordiamo che l’ex tennista francese ha trascorso un periodo piuttosto negativo della sua vita, quando le fu diagnosticata una presunta anoressia, che la colpì svariati anni fa, salvo poi rivelarsi in realtà soltanto un virus.
Attualmente Bartoli collabora con Jelena Ostapenko ed i risultati di fine stagione non fanno che dare merito a questo sodalizio. La tennista lettone ha infatti raggiunto prima la finale a Linz, sconfitta da Coco Gauff, e poi a Lussemburgo, imponendosi quest’oggi in due rapidi set ai danni della Goerges. Preludio di un 2020 dove bisognerà tenere d’occhio la ex campionessa del Roland Garros?
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