Nole, senti Mouratoglou: “Non comprendo il suo nuovo movimento del servizio”

L’infortunio al gomito sembra non voler lasciare in pace Novak Djokovic. Il campione serbo, dopo un lungo calvario di circa di sei mesi, è tornato sui campi da gioco in questo inizio di stagione. Complessivamente, le partite giocate da Nole sono state cinque, una vinta contro Thiem all’esibizione di Kooyong, e quattro all’Australian Open.

In queste partite, è saltato all’occhio dei più esperti il nuovo movimento del servizio ideato da Djokovic e dal suo staff per prevenire – o quantomeno limitare – il dolore al gomito. Patrick Mouratoglou, coach e esperto di tennis, non è pero dello stesso avviso. “È semplice. Non lo capisco” – afferma il francese – “durante quel movimento, il gomito viene stressato il doppio”. Questo sarebbe il parere a riguardo che Mouratoglou avrebbe confessato a L’Equipe. “Sia quando lancia la pallina, sia quando la colpisce, il gomito viene stressato. È uno sforzo doppio” – continua – “anche altri giocatori hanno cambiato i loro colpi. Su tutti, Rafa Nadal. Non ricordo il numero delle volte in cui ha cambiato la preparazione del suo dritto. Ma c’è voluto molto tempo prima che lo padroneggiasse.” Il primo Slam stagionale non ha avuto un esito felice per Nole. Dopo aver battuto Young, Monfils (in quattro set) e Ramos, è capitolato sotto i colpi di Hyeon Chung, in seguito a tre parziali molto combattuti. In questo momento, non si sa ancora quando rivedremo Djokovic sui campi: la sua programmazione per i mesi a venire sarà sicuramente influenzata – positivamente o meno – dal suo problema al gomito.

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