Novak Djokovic punta al numero 1 in questo 2018

L’allenatore del più grande pugile della storia un giorno disse al suo campione:“La verità è che tu non hai avuto più fame da quando hai vinto quella cintura.”

Era solo un film, Rocky III per la precisione, e Mickey spiegava a Silvester Stallone che senza fame di vittorie  nello sport non si va da nessuna parte.

A Novak Djokovic per un po’ di tempo è mancata quella “fame” che lo aveva reso il cannibale che tutti abbiamo conosciuto, l’aver ritrovato il suo “Mickey”, ovvero coach Vajda nel suo angolo lo ha aiutato a ritrovare serenità e la vittoria di Wimbledon sembra aver riacceso la scintilla nel talento serbo.

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L’ultimo slam spesso ha premiato giocatori che son arrivati più freschi rispetto ad altri, ad esempio Cilic al rientro dalla squalifica fece due settimane in cui era ingiocabile, chi ha speso molto durante la prima parte rischia di pagare nel rush finale.

Djokovic ha avuto una prima parte dove usciva spesso nei primi turni di torneo, è quindi più riposato rispetto agli altri, dalla sua ora ha lo slancio positivo dell’affermazione a Wimbledon.

Su veloce il serbo si è espresso sempre bene, ci son i presupposti sulla carta per veder un buon finale di stagione, scenario impensabile fino a 4-5 mesi fa.

Nella race è quinto con 3355 punti, Del Potro lo precede con 3530, Nadal ne ha 5760 e guida la classifica; con la vittoria a Washington Zverev ha scavalcato Federer (4805 punti il tedesco-4020 lo svizzero).

Se il vincitore degli UsOpen fosse uno di questi cinque giocatori, sarebbe molto probabilmente il favorito per concludere l’anno in testa alla classifica mondiale.

“Il numero uno è sempre un obbiettivo per me, ma ovviamente non dipende solo da me, ci son tanti ottimi giocatori in lizza, il non aver punti da difendere può giocare a mio favore. Quando ti appresti a giocare un torneo non dover difendere un titolo ti fa scendere in campo con una condizione mentale diversa, con meno pressione.” Queste le parole del serbo rilasciate a Sport Klub.

La risposta ce la darà il campo, gli addetti ai lavori sono molto curiosi di vedere come sarà il Nole post Wimbledon, se sarà in grado di tornare ad esser nuovamente il giocatore di qualche anno fa.

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