L’elezione di Papa Leone XIV, al secolo Robert Francis Prevost, ha portato una ventata di novità anche nel mondo dello sport. Appena insediato sul soglio pontificio, il nuovo Papa ha attirato l’attenzione non solo per il suo carisma e la sua storia missionaria in Perù, ma anche per una passione decisamente singolare per un Pontefice: il tennis.
Una passione coltivata fin da giovane, praticata a livello dilettantistico, e che lui stesso, in un’intervista del 2023, aveva definito con nostalgia: “Ho ancora il desiderio di tornare in campo”. Sebbene gli impegni ecclesiastici, specie nel periodo da cardinale, gli abbiano lasciato poco tempo per la racchetta, il legame con questo sport non si è mai spezzato.
A cogliere questa inaspettata connessione tra fede e sport è stato Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP), che ha colto al volo l’occasione per un gesto simbolico ma anche altamente mediatico: invitare Papa Leone XIV agli Internazionali BNL d’Italia in corso al Foro Italico di Roma fino al 18 maggio.
“Ho scritto una lettera al Papa per invitarlo agli Internazionali BNL d’Italia”, ha dichiarato Binaghi. “Se riuscirà a venire già in questa edizione non lo so, mi sembra molto, ma chi lo sa: nella vita succedono anche i miracoli”, ha aggiunto, lasciando intendere che la possibilità, per quanto remota, non è del tutto da escludere.
Il giorno conclusivo del torneo, il 18 maggio, coinciderà tra l’altro con un altro momento storico: la celebrazione della Messa di inizio pontificato di Leone XIV. Una coincidenza che aggiunge ulteriore fascino alla suggestione di un Papa presente sugli spalti, anche solo simbolicamente, per uno dei più importanti eventi sportivi della capitale.
La simpatia tra Vaticano e tennis sembra, in qualche modo, essere scritta anche nei luoghi. La nuova sede della FITP, infatti, si trova in un ex convento agostiniano a Roma, attualmente in fase di ristrutturazione. Binaghi non ha mancato di sottolinearlo con ironia e un pizzico di orgoglio: “Direi, non una, ma ben due coincidenze”, riferendosi sia alla passione tennistica del Papa sia alla nuova casa della federazione.
La figura di Leone XIV, con il suo passato da missionario e vescovo in Perù, e il suo presente da guida spirituale della Chiesa cattolica, si intreccia dunque con il mondo sportivo in modo originale e umano. Il tennis, in questo caso, si trasforma in un filo invisibile capace di unire spiritualità, tradizione e passione personale.
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