Tre partite. Solo tre partite per diventare il n. 1 più vecchio della storia, superando il record ora detenuto da Andre Agassi. Roger Federer, a pochi mesi dai 37 anni, ha parlato delle sue sensazioni ai giornalisti presenti nell’Atp 500 di Rotterdam, dove domani esordirà contro il belga Ruben Bemelmans, 40 anni e n. 116 del mondo. Al secondo turno potrebbe sfidare Philipp Kohlschreiber o Karen Khachanov, mentre ai quarti incrocerebbe la racchetta con Robin Haase oppure il connazionale Stan Wawrinka.
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“Ho iniziato a pensare alla classifica e alla prima posizione mondiale dopo gli Australian Open”, ha confessato Roger, che proprio dopo la vittoria a Melbourne aveva contattato il direttore del torneo Richard Krajicek per comunicargli l’eventualità di un’inattesa partecipazione a Rotterdam. “Cercherò di raggiungere anche questo obiettivo con tutto il mio cuore. Non so se dovrò scontrarmi con Stan, ma sono contento di averlo nella mia stessa parte di tabellone. Ovviamente non voglio né mi aspetto di tornare a diventare n. 1 nel modo più facile”. Federer ha poi parlato della sua incredibile rinascita, iniziata nel 2017, che lo ha portato a vincere tre Slam e a tornare stabile alla seconda posizione: “Se nel 2016 mi avessero detto che avrei vinto uno Slam, sarei già stato felicissimo. Ora ne ho vinti tre. Devo dirlo, è stata come una favola”.
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