Roger Federer intervistato dai bambini: “Alla vostra età piangevo a dirotto dopo una sconfitta”

Dalle parti di Indian Wells parlano tutti del terribile “girone di ferro” che vede contrarsi dalla stessa parte di tabellone alcuni dei migliori giocatori del mondo ma, c’è chi come Roger Federer riesce a trovare il tempo e la concentrazione per dedicarsi ad una simpatica iniziativa che vede protagonisti una cinquantina di bambini. Riuniti nella sala stampa del torneo californiano i bambini hanno fatto a Roger le più disparate domande e lui è sembrato molto divertito a rispondere.

“Buon pomeriggio a tutti”, esordisce Roger quando entra in sala stampa tra le urla dei 50 bimbi. “C’è qualche tennista tra di voi? Sì!? Anche io lo sono!”, ha scherzato un Roger evidentemente contagiato dall’umore degli alunni della Gerald Ford Elementary school. “Qual è il tuo movimento preferito?”, esordiscono i bimbi. E lui, senza minimamente scomporsi ribatte: “In campo o in discoteca!? In discoteca parecchie”. E ride. Poi spiega:  “Sicuramente è il colpo sotto le gambe (cosiddetto tweener) che si esegue dando le spalle all’avversario, anche se non si gioca molto spesso”.

Hai animali domestici? Sì! Ho tre gatti e due conigli chiamati Blitz and Blacky. 

A quale età hai iniziato a giocare a tennis? Ho iniziato a tre anni, l’età che hanno ora i miei figli, in garage, contro i muri e le porte di casa…

Ci rimani molto male quando perdi una partita? Alla tua età mi mettevo a piangere e pensavo che non ce l’avrei mai fatta. Oggi, invece, dopo venti minuti non ci penso più.

Fai qualche danza particolare dopo la vittoria? No, semmai salto e mi dimeno per la gioia. Così come accaduto in Australia.

 

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