Challenger: preview quarti di finale Shangai

Sarkissian – Laaksonen – Si parte con un match particolarmente equilibrato tra lo svizzero Laaksonen e l’americano Sarkissian. Lo svizzero lo possiamo annoverare fra i giocatori “leggeri” ossia quei giocatori che non dispongono di una palla “pesante” ma che amano giocare piedi dentro il campo e cercare quando è possibile di anticipare la palla così da togliere il tempo agli avversari e sopperire alla mancanza di potenza. Questo non significa che lo svizzero tiri piano, anzi diposne di due buoni fondamentali, il rovescio è più compatto e scorre meglio, mentre il dritto è un po’ più elaborato, un po’ più costruito, ma è un colpo con cui sposta l’inerzia dello scambio. Si muove abbastanza bene, copre bene il campo, ma non ha una fase difensiva straordinaria. Di certo difendere non è il suo forte, a lui piace spingere piedi dentro il campo. Il servizio viaggia a 200 Km/H circa, usa molto spesso la soluzione in kick ad uscire, ma sa angolare molto bene la prima. Sarkissian è un classe 90′ che è riuscito a scalare la classifica solo l’anno scorso e quest’anno è riuscito a ritoccare il best ranking e a confermarsi a buoni livelli. Alex ha un buonissimo servizio e due discreti fondamentali da fondo campo, è un giocatore che deve imporre i suoi ritmi, che cerca di costruirsi il punto principalmente con il dritto, ma il rovescio non è un colpo così modesto. Difetta in mobilità ma rimane un giocatore che su cemento esprime al meglio le proprie potenzialità. Partita complessa da leggere con valori molto vicini

KAVCIC – UCHIYAMA – Questo forse è il quarto sulla carta più “chiuso” dal pronostico, in quanto il giapponese sulla carta non dovrebbe poter reggere alla lunga il palleggio dello sloveno che di sicuro è un giocatore di una categoria superiore con risultati importanti alle spalle e viene da un torneo vinto. Uchiyama proviene dalle qualificazioni e sta giocando molto bene, copre in maniera sublime il campo, in quanto dotato di un’elevata rapidita con le gambe, non ha un colpo killer ma tiene bene il palleggio prolungato a determinate velocità. Blaz ha un puch superiore rispetto al giapponese e in linea teorica è il naturale favorito, ma il match nasconde delle insidie, basterebbe che lo sloveno entrasse un po’ più rilassato che il match potrebbe girare. Tuttavia Blaz è il chiaro favorito ma l’avversario è uno da battere e che da solo non si batte.

JUNG – SOEDA – I precedenti seppur datati parlano chiaro e vedono Soeda condurre 3-0 al momento. Soeda è in un ottimo periodo malgrado il ritiro nella finale della scorsa settimana, ma è davvero “on fire”. Jung mese scorso è riuscito a far suo l’importante challenger di Chengdu approfittando di un tabellone particolarmente favorevole che lo ha messo in condizione di incontrarsi con giocatori alla portata. La partita è nelle mani di Soeda che ha un background importante e dispone di mezzi superiori all’avversario. Jung è un giocatore interessante perchè è molto aggressivo e cerca di aggredire l’avversario a volte andando anche fuori giri. Rispetto allo stereotipo del giocatore asiatico Jason Jung ha importanti aspetti del gioco americano, un giusto mix che ne mette in luce un talento comunque limitato. Soeda in campo è più ordinato, mentalmente superiore e tatticamente più malleabile. Jung proverà a scardinare il gioco del nipponico ma potrebbe andare incontro a parecchi errori forzati e non. In definitiva Soeda mi sembra favorito in questo match.

KWON – THOMPSON – A mio avviso questo è il quarto di finale più affascinante di tutti, Kwon è un koreano classe 97 di un talento innato e di una bellezza tennistica folgorante, è come una canzone che non ti stancheresti mai di ascoltare, io di lui mi sono innamorato per la legiadria dei suoi colpi. La racchetta sembra la naturale estensione del braccio, ha un rovescio bimane fra i più belli e sinfonici del circuito, con il rovescio riesce a tirare randellate da ogni parte del campo, bellissimo quello ad uscire al centro del campo. In pochi conoscono questo talento, e se ne parla davvero poco, ma vi chiedo la cortesia di segnarvi questo nome da qualche parte, perchè oltre ad essere un piacere per gli occhi è letale da fondo campo. Ottimo servizio, malgrado non sia altissimo e buona mobilità, a dispetto dei suoi connazionali al momento è meno nocivo “in corsa” ma da femo in posizione centrale trova angoli davvero interessanti. Al momento si aggira intorno alla trecentesima posizione, è un talento da forgiare, ha ampi margini di miglioramento ed ha bisogno di tempo per poter esprimere il suo potenziale, ma in prospettiva è davvero un gran giocatore. Tra i giovani meno “hot” o comunque meno famosi lui a mio avviso può diventare un tennista di grande livello, ma deve crescere nel giusto modo, senza fretta. L’australiano è un giocatore “importante” e sarà davvero dura riuscire a batterlo ma confido nel giovane coreano, più che altro credo possa fare una discreta figura, e chissà strappare un set. Kwon è per palati fini.

TENNIS PREVIEW

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