Mondo Challenger: titolo numero 21 per Paolo Lorenzi

Mentre Novak Djokovic entrava nella storia del tennis, un'altra settimana si chiudeva nel mondo challenger, con ben 4 tornei disputati.

Challenger di Cordenons 

Il titolo numero 21 nel circuito Challenger per Paolo Lorenzi arriva proprio in Italia: a Cordenons, il senese si impone per 6-3 3-6 6-4 sull’ungherese Mate Valkusz.
L’incontro inizia all’insegna dell’equilibrio, con nessuna palla break a disposizione per alcun giocatore: nell’ottavo game, ossia sul 4-3 in favore del tennista azzurro, però, la musica cambia, con Lorenzi che riesce a strappare il servizio a 30 all’avversario. Il game successivo è solo una formalità: tenuto il servizio a 15, l’italiano si aggiudica il set per 6-3.
Il secondo parziale si apre sempre in favore del tennista di casa, che riesce a strappare il servizio a Valkusz in apertura: questo vantaggio, però, durerà poco, perché l’ungherese pareggerà i conti nel quarto game, riportando il set in parità sul 2-2. L’equilibrio torna a regnare sovrano nel parziale, ma anche in questo caso durerà poco: infatti, servendo in svantaggio per 4-3, Lorenzi cede alla seconda palla break, mandando l’avversario a servire per portare l’incontro al terzo. Valkusz, alla prima finale challenger in carriera, riesce a superare il brivido di due palle break e a chiudere il set alla prima opportunità per 6-3
L’ultima partita si apre con Lorenzi al servizio: anche questa volta, il senese riesce a portarsi avanti subito di un break, andando anche sul 3-0. Da questo momento il parziale entra nel vivo: dopo aver recuperato il turno di servizio di svantaggio, il giovane ungherese cede nuovamente il servizio, per ritrovarsi in svantaggio per 4-2. Questa situazione di vantaggio, però, dura poco per l’azzurro, che nuovamente subisce un break, portando l’incontro sul 4-3 e successivamente sul 4-4. In questo momento, Lorenzi porta a casa un turno di servizio molto delicato a 30 per poi strappare il servizio con lo stesso punteggio al servizio e chiudendo il parziale per 6-4.

lorenzi

Challenger di Gwangju

In Corea del Sud, a conquistare il titolo è l’australiano Banes, impostosi sul giocatore di casa Nam.
Il primo parziale si decide con un break nel sesto game in favore del tennista “down under”, che, perdendo un solo punto al servizio nell’intero set, lo chiuderà per 6-3 con estrema facilità.
L’incontro sembra essere totalmente compromesso per il giocatore di casa sin dall’apertura del parziale: Nam, infatti, dopo un agevole primo turno di servizio, ne perde due consecutivi, ritrovandosi in svantaggio per 4-1. Successivamente, però, Banes cede per tre volte il proprio game di battuta: questo, assieme a due game tenuti di servizio del coreano gli permettono di vincere 5 giochi di fila, chiudendo il set per 6-4.
Il terzo parziale ricalca il primo: a deciderlo, infatti, è un break nel quinto gioco, che manda Banes avanti per 3-2 e servizio. Nam riesce ad annullare un primo match point sul 5-3, ma quando l’australiano arriva a servire per il titolo sul 5-4 non può fare niente: alla quarta occasione in totale, Banes conquista il proprio primo titolo challenger.

Challenger Meerbusch

In Germania, è il polacco Filip Horansky a conquistare il titolo, che supera Jan Choinski per 6-7(7) 6-3 6-3.
L’incontro si apre in favore del giocatore di casa, che strappa subito il servizio all’avversario, per portarsi poi sul 2-0. Arrivato a servire avanti per 3-2, Choinski perde il servizio nel primo di tre break consecutivi che porteranno l’incontro sul 4-4. Dopo due game tenuti a zero, Horansky perde nuovamente il servizio, mandando l’avversario a servire per il set: il tedesco restituisce, però, il favore, mandando il parziale al tie-break. In finale di set, dopo uno scambio di mini-break, i giocatori cambiano campo sul 3-3. Choinski riesce a vincere un altro punto sul servizio dell’avversario, raggiungendo due set point sul 6-4, ma vedendoli sfumare entrambi. Si gira nuovamente sul 6-6: dopo un ulteriore scambio di mini-break, e quindi un nuovo set point sfumato per Choinski, il tennista di casa si porta sull’8-7 in suo favore e, strappando ancora il servizio all’avversario, chiude il tie-break per 9-7.
Il secondo set si apre con tre break consecutivi, che si concludono con Horansky che serve per 2-1 in suo favore. Il giocatore polacco riesce a strappare nuovamente il servizio all’avversario, e a portarsi, in definitiva, sul 5-1 in suo favore. La reazione del tedesco non si fa aspettare: dopo aver tenuto il servizio, si impone anche nel game di risposta, andando a servire in svantaggio per 5-3. Horansky, però, alza nuovamente il livello, vince il nono game a zero, e porta l’incontro al terzo.
La partita finale è molto più lineare delle due precedenti: l’equilibrio si rompe solo nell’ottavo game, quando Horanksy strappa il servizio all’avversario, portandosi sul 5-3 alla terza opportunità. Il game successivo è una pura formalità, e il polacco lo chiude a 15.

horansky

Challenger Vancouver 

In Canada, ad imporsi è stato Daniel Evans, che ha superato Jason Kubler in tre set.
Il primo parziale vede il giocatore britannico andare avanti di un break sul 3-1, ma il vantaggio durerà poco: servendo sul 3-2, infatti, inizia una serie di tre break consecutivi che si concluderanno con il portare il parziale sul 4-4. Qua l’australiano riesce a vincere gli ultimi due game del set strappando nuovamente il servizio all’avversario, e chiudendo per 6-4.
Il secondo parziale è segnato dall’equilibrio, che viene spezzato solo nell’undicesimo game, quando Evans riesce a portarsi avanti per 6-5 imponendosi nel game di risposta: il britannico tiene quindi il servizio a 15, chiude il set per 7-5 e manda la partita la terzo.
Il set finale rimane in equilibrio fino al 4-3 per Kubler: l’australiano riesce, infatti a strappare il servizio a Evans, andando a servire per la partita sul 5-3. La pressione gli gioca però un brutto scherzo, ed è lui a cedere il proprio game di battuta, riportando l’incontro in parità. Sul 6-5 Kubler, Evans riesce a cancellare un match point, per portare la partita al tie-break decisivo: qui, dal 2-1 per il giocatore britannico, ci saranno 6 punti consecutivi vinti dal giocatore in risposta, che si concluderanno portando l’europeo sul a servire per il match sul 6-3. Evans non sbaglia e alla prima opportunità porta a casa il trofeo.

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