Super Challenger 175 di Cagliari: Musetti e Navone per il titolo al Sardegna Open!

Foto Francesco Panunzio

Splendida giornata di sole e tribune gremite per le semifinali del Sardegna Open, il Super Challenger 175 disputato al Tennis Club Cagliari questa settimana. Due gli italiani che hanno lottato oggi per conquistare l’atto finale dell’evento sardo: Lorenzo Musetti, che con Nuno Borges nei quarti ha dimostrato nel secondo e terzo set tutte le sue infinite qualità tennistiche, e Luciano Darderi che nel corso del torneo ha esibito quel tennis potente, solido e profondo che lo sta portando rapidamente in vetta al Ranking mondiale.

Il campo infine ha parlato: non ci sarà la tanto sospirata finale tra i due italiani poiché Musetti ha vinto la sua partita con Daniel Galan, mentre Darderi, pur lottando fino alla fine, è stato sconfitto da Mariano Navone, tennista on fire da parecchi mesi a questa parte, tant’è che ora è l’argentino si trova addirittura alla posizione n° 34 della classifica Live.

Foto Francesco Panunzio

Primo a scendere in campo, l’Illusionista toscano, opposto al colombiano Daniel Elahi Galan, n° 89 della classifica ATP che ieri ha usufruito del ritiro di Marton Fucsovic per arrivare fresco fresco come una rosa alla sfida con Lorenzo.

E Lorenzo questa rosa l’ha fatta appassire per bene, disputando una bellissima partita che lo ha portato alla vittoria in due set, col punteggio di 6-1 6-4 in 1 ora e 27 minuti, successo che gli consente finalmente di accedere alla sua prima finale stagionale.

Il Muso ha giocato veramente bene, come ieri negli ultimi due set contro il portoghese Borges: vicino alla linea, aggressivo, dritto a far malissimo, bene al servizio. Primo parziale senza storia, 25 punti a 13, favorito da un Galan che non riesce mai ad entrare veramente in partita, anche grazie ad un Lorenzo ispirato che strappa ben due volte il servizio al colombiano.

Nel secondo parziale, Daniel riesce ad alzare il livello, ma il Muso non ci pensa neppure per un attimo ad abbassare il suo. Galan regge meglio l’urto del tennis geniale di Lorenzo, nonostante debba annullare altre palle break nel corso della frazione.

Tuttavia la superiorità dell’italiano è tangibile ed alla fine il sudamericano deve cedere il servizio a zero, con Lorenzo che si porta sul 4-3 a favore e battuta a disposizione. Qui Lorenzo incappa nell’unico passaggio a vuoto della sua partita, perdendo a sua volta a zero il proprio servizio.

Fortunatamente l’Illusionista non si scompone minimamente – quando la sente la partita, la sente – ribrekka Galan immediatamente e va a servire per il match, chiudendo l’incontro musettianamente con palla corta e volee bassa di rovescio all’incrocio delle linee. Applausi. E così il toscano raggiunge la finale a Cagliari, ottimo risultato per Lorenzo che lo aveva dichiarato prima dell’inizio del torneo: “Sono qui per vincere!”. Ci siamo quasi, manca poco.

Foto: SuperTennis – sito Web

Passando ora alla seconda semifinale di giornata, Luciano Darderi, il Dardo italo-argentino, ha incrociato la racchetta con il quarto argentino consecutivo della sua settimana sarda, quel Mariano Navone, terza forza del seeding cagliaritano, n°41 al mondo, sopravvissuto nei quarti al folle duello con l’americano Emilio Nava, durato quasi tre ore e vinto quasi miracolosamente dal giocatore sudamericano al Tie del terzo set.

Il quarto quasi connazionale è fatale per l’italiano che viene sconfitto in due set col punteggio di 6-3 7-5 in 1 ora e 47 minuti di lotta, soprattutto nel secondo parziale. Classica partita sul rosso tra specialisti, lunghi scambi lavorati, ma anche discese a rete e palle corte per mischiare le carte in campo, soprattutto per quanto riguarda il Dardo.

Navone è bravissimo a contenere il gioco da fondo di Darderi, proponendo a sua volta palle complicate da replicare. Mariano ha meritato la vittoria, dimostrando di saper affrontare con più freddezza dell’italiano i passaggi complicati dell’incontro: Luciano non ha mai rinunciato alla lotta e soprattutto nel secondo parziale solo la bravura dell’avversario non gli ha consentito di rimandare tutto al terzo e decisivo set.

Nel corso della prima frazione, Navone non sembra patire della fatica accumulata con Emilio Nava, giocando in grande scioltezza anche grazie ad un Darderi che pare piuttosto nervoso sin da subito, forse per la tensione del match. Difatti, Luciano perde in apertura il servizio che recupera subito con grinta riportandosi sul 2-2, ma Mariano, in grande confidenza col suo tennis, immediatamente ribrekka l’azzurro. Darderi, furibondo, sfoga tutta la sua rabbia disintegrando in mille mila pezzi la racchetta.

L’argentino continua a servire molto bene, sbaglia poco niente, si difende ancor meglio ed è implacabile soprattutto col dritto in fase offensiva: ottenendo anche il terzo break del set, il numero 3 del seeding chiude in bellezza la frazione per 6-3.

Il secondo parziale è più equilibrato, grazie a Luciano che cerca di venire più spesso a rete a prendersi il punto, visto che da fondo la strada è spesso sbarrata dalle doti difensive del rivale. L’azzurro è favorito anche da qualche errorino di Navone che aiuta Luciano nel tenersi incollato al punteggio. Il Dardo si procura subito una palla break nel primo game, annullata, ed è addirittura lui ad andare in vantaggio 2-3 quando sfrutta la terza palla break a disposizione nel quinto game, sfondando col dritto la difesa del n°41 al mondo.

Tuttavia Mariano non si abbatte, ottiene il 3-3 e da lì in poi i giocatori sostanzialmente si annullano, con il match che on serve arriva sino al 6-5 per Navone e servizio Darderi. In questo game, esce tutta la capacità del sudamericano di giocare con freddezza i punti importanti, strappando il break decisivo e la finale dalle mani di Luciano Darderi, che deve arrendersi ad un giocatore in questo momento un poco più forte di lui.

Undicesima finale Challenger per Mariano, la prima in un categoria 175, sarà dunque lui a sfidare Lorenzo Musetti per la conquista del Sardegna Open. Per quanto visto in campo, Lorenzo il Magnifico dovrà giocare proprio magnificamente per aggiudicarsi la finale, perché Navone è un giocatore complicato da incontrare e ancor di più complicato da battere.

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