2 Febbraio 2004, un’altra prova dell’eterna giovinezza di Roger Federer

Roger Federer ha dovuto controllare due volte il ranking ieri mattina per convincersi di essere riuscito a tornare al vertice delle classifiche mondiali a 36 anni. Dopo la vittoria nel torneo di Rotterdam, ha riconquistato una posizione in classifica che non vedeva da più di 5 anni.

L’assenza del re e un ritorno clamoroso

Nel periodo tra le ultime due volte in cui Roger Federer ha occupato la prima posizione mondiale, ossia l’ottobre 2012 e il febbraio e ieri, Djokovic, Nadal e Murray hanno dominato la scena, mentre l’elvetico entrava in astinenza da slam, dal 2013 al 2016, e usciva dalla top 10 alla fine proprio del 2016 (non accadeva da 14 anni), visto che non riuscì a giocare la seconda parte di stagione per un problema al ginocchio sinistro.

Quello che si è visto sin dal suo rientro nel gennaio 2017 è uno dei migliori capitoli del suo tennis, che lo vedono arrivare ad un rapporto vittorie-sconfitte di 64-5 e portare a casa 3 grandi slam e altrettanti master 1000.
Federer era sceso alla posizione numero 17 nelle classifiche quando, a gennaio dello scorso anno, sorprese tutti, conquistando il proprio diciottesimo slam dopo un’epica finale di 5 set contro Rafael Nadal a Melbourne. Era il primo major, dopo Wimbledon 2012, a finire nelle mani di Federer e fu solo l’inizio di un ritorno trionfale, culminato con le vittorie di Indian Wells e Miami, e che lo riportò nella top 5, alzando le aspettative per Wimbledon e il finale di stagione.
Vinse la sua prima corona a Wimbledon dopo cinque anni e tutto d’un tratto era un contendente alla prima posizione mondiale assieme al rivale di una vita, Rafael Nadal: ad assicurarsela fu proprio lo spagnolo, ma solo a Parigi, ultimo master 1000 della stagione, dopo la vittoria contro Pablo Cuevas al secondo turno.

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Infatti, Federer giocò 12 tornei nel 2017 (vincendone 7) e decise di saltare proprio quello di Parigi per preparare al meglio le ATP Finals di Londra, dove perse in semifinale da David Goffin. Nadal era distante 1045 punti a fine anno, ma la sfida si rinnovò in Australia quest’anno, dove entrambi dovevano difendere un gran numero di punti.

La favola del 2018
Come sappiamo, Federer confermò il titolo, ma Nadal non raggiunse la finale, forzato al ritiro ai quarti contro Cilic, portando la distanza tra i due giganti a soli 155 punti. Tutti si aspettavano l’annuncio della partecipazione a Dubai ma, a sorpresa, Federer accetta una wild-card da Rotterdam dove, facendo semifinale, può tornare in vetta.
Lo svizzero, però, non si è fermato qui, ma è andato dritto al titolo: lunedì. 19 febbraio 2018, Roger Federer torna alla prima posizione mondiale per la prima volta da ottobre 2012. All’età di 36 anni e 195 giorni, Federer pone in essere dei record che difficilmente saranno battuti nelle prossime decadi, visto che è il giocatore più vecchio a diventare numero 1 al mondo da quando, nel 1973, è stato inserito il sistema di classifiche.

Inoltre, questo è stato un altro esempio della longevità dello svizzero, che non ha paragoni nel tennis mondiale, che gli permette di tornare alla posizione più alta in classifica ben 14 anni dopo la prima volta, nel febbraio 2004.

 

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