2024 What to Watch: Sinner e la caccia aperta ad uno Slam

© Corinne Dubreuil/ATP Tour

Nel nostro Paese siamo incontentabili, vogliamo sempre qualcosa di più. In questo caso, però, abbiamo ragione. Perché Jannik Sinner è il primo a sapere di aver appena iniziato, ed è il primo a volere molto di più, sempre di più. In fondo se la parte finale del 2023 è stata in larga parte sua, perché anche il 2024 non può essere il suo anno? Il suo anno nel senso di sollevare uno di quei quattro trofei che sono il traguardo più prestigioso che ci sia in questo sport. Ha vinto Toronto, si è qualificato alle ATP Finals dove ha raggiunto la finale, ha vinto (da assoluto protagonista) la Coppa Davis, ha battuto numero 3, numero 2 e numero 1 del mondo, ovvero tal Novak Djokovic (due volte a distanza di 11 giorni). È chiaro come il prossimo passo sia uno Slam. Anche il passo più complicato però. Due settimane, 3 set su 5, fatica fisica e mentale. Tutti fattori da dover gestire per arrivare in fondo in un Major. Ma veramente in fondo, fino alla seconda domenica.

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Dal punto di vista della tenuta mentale non ci sono più grossi dubbi. Ce ne sono sempre stati pochi, ma negli ultimi mesi sono stati quasi del tutto cancellati. Sinner ha sempre dimostrato di saper resettare immediatamente i momenti negativi, ma ora trasmette anche sicurezza, soprattutto quando la pallina scotta. Se c’è una palla break da fronteggiare, si può sperare che Jannik la annullerà con un ace. E non è un aspetto da poco, tutt’altro. Ed agli ultimi mesi, ed al 2023 in generale, risalgono anche gli evidenti progressi dal punto di vista fisico. Resistenza, sensibile riduzione degli infortuni (troppo ingombranti nel 2022), capacità di recupero, come dimostrano le intense giornate di Coppa Davis. Dopo i match di singolare, sempre pronto anche per i doppi, anche dopo aver battuto Djokovic. Insomma bisognerà trasferire tutto ciò dai 2 set su 3 ai 3 su 5. Più facile a dirsi che a farsi. I tornei dello Slam sono quattro, e i contendenti non mancano. Questa volta però Sinner è nella stretta cerchia di chi comincia un Major per vincerlo.

© Corinne Dubreuil/ATP Tour
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