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Carlos Alcaraz si presenta al Queen’s Club di Londra con il solito sorriso contagioso e la determinazione che lo ha portato sul tetto del Roland Garros. Dopo la vittoria epica su Jannik Sinner nella finale di Parigi, il giovane fuoriclasse spagnolo è pronto a tornare in campo sull’erba, con lo sguardo già rivolto a Wimbledon.
Una rimonta impossibile
Il ricordo della finale contro Sinner è ancora vivido nella mente di Alcaraz. Una partita leggendaria, conclusa con una rimonta da brividi, dopo aver annullato tre match point all’azzurro. “Ancora non ci credo. Ho rivisto i video della partita, di quando ero sotto 0-40 con tre match point di Jannik. Mi sembra ancora impossibile di aver vinto il Roland Garros”, ha confessato il murciano a La Repubblica. Una vittoria che per lui ha avuto bisogno di tempo per essere compresa, come spesso accade nel tennis, dove “non hai tempo per fermarti e realizzare davvero quello che hai fatto”.
Il rispetto per Sinner e il futuro sull’erba
Nonostante il trionfo, Alcaraz non si lascia trasportare da un senso di superiorità. Anzi, parla di Sinner con rispetto e comprensione: “Non ho parlato con Jannik dopo quella partita incredibile. Siamo amici, ma non stretti. Immagino quello che avrà passato, e anche quanto male gli abbia fatto la finale di Parigi”. Il tennista spagnolo è certo che l’italiano saprà reagire: “Sono sicuro che Jannik tornerà con una forza e motivazione mai viste prima. So bene che Wimbledon è un torneo che lo esalta. Sa giocare molto bene sull’erba ed è ovviamente candidato ad arrivare in finale e vincerlo”.
Alla domanda se senta di avere un vantaggio psicologico su Sinner, Alcaraz risponde con onestà: “Non lo so. È stata una sconfitta dura per lui, ma ne ho vissute anch’io. Sono certo che imparerà da Parigi e tornerà ancora più forte. Non credo di essere in una condizione mentale superiore a lui”.
La parentesi Ibiza: relax, critiche e lezioni
Subito dopo la conquista del suo terzo Slam, Alcaraz ha scelto di concedersi una breve vacanza a Ibiza, finita sotto i riflettori. Critiche, gossip e domande sull’opportunità di staccare tra due tornei così importanti non si sono fatte attendere. Lui, però, rimane sereno: “Mi sono semplicemente divertito. Quest’anno è stato più tranquillo: sono uscito solo la prima sera, il resto della vacanza sono rimasto in hotel. Mi sono riposato tanto fisicamente e mentalmente”.
Per il tennista di El Palmar, quella pausa era necessaria: “Siamo a metà anno, la stagione sulla terra è finita, dopo tanta tensione. Era il momento migliore per staccare. Divertirmi per me è importante, per poi tornare con più energia per la stagione sull’erba”. Anche il suo team ha approvato la scelta, e Carlitos ribadisce: “Io imparo sempre da ogni situazione”.
Uno sguardo agli avversari
Infine, Alcaraz non dimentica la competizione. Pur avendo dimostrato di poter vincere in ogni condizione, riconosce la forza dei suoi avversari. Tra i nomi che lo incuriosiscono di più ci sono Arthur Fils, Holger Rune e il solito Zverev: “Ci sono tanti giovani che possono competere. I tornei ormai sono molto aperti, e questo è il bello del tennis di oggi”.
Mentre si prepara per l’erba londinese e punta a Wimbledon, Carlos Alcaraz continua a crescere, tra talento, consapevolezza e un’invidiabile capacità di imparare da ogni esperienza — vittorie comprese.
