Andy Murray costretto ad annullare la sessione di allenamento a Miami. Dubbi sugli Australian Open?

Andy Murray, Antwerp 2019 cry


Il campione di Dunblane aveva raccontato alcuni giorni fa di avere sentito un forte dolore nella zona inguinale durante il match contro Tallon Griekspoor, durante il match vinto nella sfida del Gruppo E di Coppa Davis contro l’Olanda, anche se ha ammesso di aver avuto qualche problema anche nei giorni precedenti. La sua Gran Bretagna, anche senza di lui, è riuscita poi a spingersi fino in semifinale, battuta solo dalla Spagna, poi vincitrice in finale.

Lo stato di forma del tre volte campione Slam fa sorgere qualche dubbio sulla sua competitività agli Australian Open. Murray, ora n. 126 del mondo, “spera di ricevere una wild card per il tabellone principale per non dover per forza giocare le qualificazioni” dello Slam australiano, dove è stato finalista per ben cinque volte. Per ora, nonostante i problemi, Murray è determinato a giocare in Australia e a Melbourne a tutti i costi: pare infatti che dovrebbe recarsi in Australia già il 27 dicembre, in vista dello Slam, che inizierà il 20 gennaio. L’interrogativo più grande è la sua capacità di resistenza nei match tre set su cinque, che potrebbero essere doppiamente pesanti per il suo fisico, più volte al limite, con una protesi all’anca di metallo. Lo stesso Andy lo sa bene: “Se riesco a sostenere un match al meglio dei cinque set, allora posso essere in grado di essere competitivo in un Major”.

Dopo un anno esatto dal suo addio al tennis, avvenuto proprio a Melbourne, negli AO Murray cerca l’occasione del suo riscatto e della sua rinascita. Il suo momento di gloria, Andy, lo ha già vissuto il 20 ottobre scorso, con la vittoria dell’Atp 250 European Open di Anversa (vittoria in tre set contro Stan Wawrinka), ma ora è determinato a fare risultato in un appuntamento più importante. Ora, con il complicarsi del problema all’inguine, a circa un mese di distanza dal primo Slam della nuova stagione, Murray è chiamato a una nuova sfida. Come ha detto lui stesso, dopo il suo ritorno, dopo una carriera che sembrava finita, poter giocare di nuovo a tennis ad alti livelli, è comunque già una vittoria.
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