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Andy Murray: “Io e Mauresmo non abbiamo rotto per il mio comportamento”

Sono state dette molte cose negli ultimi giorni circa i motivi della fine della relazione professionale durata due anni fra Andy Murray e Amélie Mauresmo. L’ormai ex allenatrice scozzese ha ammesso che la causa della rottura è stato Andy, ma lui nega, come affermato a The Guardian, smentendo completamente un litigio fra loro.

TUTTE BUGIE – Ho un buon rapporto con Amélie, non credo si possa dire qualcosa a riguardo” – ha detto Murray, nella conferenza stampa dopo la vittoria sul ceco Radek Stepanek – “Ho fatto un’intervista prima del torneo nella quale ho già detto tutto su Amélie. E’ stato detto che gli ultimi giorni con lei sono stati un continuo litigio, che io ero continuamente in contrasto con tutto quello che lei diceva, che ci siamo separati in maniera difficile: tutto questo semplicemente non è vero“. E continua a chiarire: “Chi dice che c’è stata una conversazione alterata (in riferimento ad una presunta discussione accesa avuta a Madrid) sta mentendo o non era lì. Abbiamo parlato in maniera calma per tutto il tempo e dire che abbiamo rotto per il mio comportamento significa dire il falso. A Madrid non abbiamo discusso neanche una volta“.

QUANTI PROBLEMI CON I COACH – Lo scozzese ha avuto sempre rapporti difficili con i suoi allenatori, per via del suo comportamento in campo: “Naturalmente, quando abbiamo lavorato insieme, abbiamo discusso di molte cose e ci sono stati momenti in cui, come è successo con tutti i miei allenatori, mi hanno detto ‘concentrati di più sul gioco, scarica la tua frustrazione su altro e distraiti da ciò che sta accadendo sul campo’, ma dire che questo è il motivo per cui abbiamo smesso di lavorare insieme è sbagliato“.

“UNA DELLE MIGLIORI VITTORIE” – Cambiando discorso, il ragazzo di Dunblane ha anche parlato della sua sudatissima vittoria al debutto a Parigi contro Stepanek al quinto set: “Potrebbe essere considerata una delle più grandi vittorie della mia carriera. Avrebbe potuto facilmente finire in maniera diversa. Quando è così poco il tempo e hai solo un set a disposizione per rimanere nel torneo, è necessario mettere in campo tutta l’energia e l’intensità che si riesce ad ottenere. Sono felice di avere il mio team alle mie spalle in situazioni come queste” – dice il britannico che affronterà il quasi sconosciuto francese Mathias Bourgue al secondo turno.

Filippo Gallino

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