Matteo Arnaldi continua a scrivere pagine sempre più entusiasmanti nella sua giovane carriera. Sul prestigioso palcoscenico della Caja Mágica, l’azzurro ha conquistato un posto nei quarti di finale del Masters 1000 di Madrid, superando lo statunitense Frances Tiafoe con un netto 6-3 7-5. Una vittoria che conferma lo stato di grazia del 24enne sanremese, già protagonista del clamoroso successo su Novak Djokovic pochi giorni prima.
Una vittoria di testa e cuore
Contro Tiafoe, testa di serie numero 16 e attuale numero 17 del ranking mondiale, Arnaldi ha giocato un match di grande maturità, dimostrando lucidità tattica e solidità mentale nei momenti chiave. L’azzurro ha dominato il primo set, concedendo poco al servizio, e nel secondo ha saputo reagire a un momento di calo proprio quando sembrava pronto a chiudere l’incontro.
“Sono stato attento dalla prima all’ultima palla”, ha raccontato Arnaldi al termine del match. “Avevamo già giocato a Wimbledon, avevo perso al quinto nonostante fossi avanti due set. Sapevo quanto fosse complicato affrontarlo. Ho annullato tante palle break, poi gli ho strappato il servizio. Alla fine ho sentito un po’ di pressione, ma sono riuscito a rimettere insieme il mio tennis e a vincere.”
Un’analisi lucida che fotografa perfettamente lo spirito con cui Arnaldi ha affrontato l’intera sfida: con consapevolezza, tenacia e una sempre maggiore padronanza del proprio gioco.
Un cammino di crescita e conferme
Il percorso dello spezzino a Madrid è fin qui esaltante. Dopo la vittoria sul leggendario Novak Djokovic, l’italiano ha saputo evitare quel calo di tensione che in passato aveva vanificato altri successi di prestigio. “Due anni fa qui avevo battuto Ruud, poi avevo perso subito dopo. Stavolta non volevo che finisse allo stesso modo. Ho gestito tutto molto meglio”, ha spiegato, sottolineando la voglia di continuità che sta guidando il suo torneo.
Il traguardo raggiunto rappresenta il secondo quarto di finale in carriera in un Masters 1000, dopo quello centrato a Montreal lo scorso anno, in un’estate segnata dal rientro post-Olimpiadi. Una nuova tappa nel suo percorso di crescita, che lo proietta virtualmente nella top-40 del ranking ATP.
Feeling speciale con Madrid
La terra rossa madrilena sembra esaltare le qualità di Arnaldi, che ha ammesso di sentirsi particolarmente ispirato in questo torneo. “Ho un feeling speciale con Madrid, qui ho battuto Ruud e ora Djokovic. Sto giocando bene, sono contento. Certo, battere Nole dà una carica incredibile, ma ora voglio prepararmi al meglio per il prossimo match”, ha dichiarato con entusiasmo.
Ad attenderlo nei quarti ci sarà il britannico Jack Draper, in una sfida che promette scintille. Ma al di là dell’esito, Arnaldi ha già mostrato di potersi sedere al tavolo dei grandi, con un tennis in continua evoluzione e una mentalità sempre più solida.