Medvedev con il trofeo di Rotterdam 2023. Credit: https://twitter.com/abnamroopen
Anche oggi Jannik Sinner non è riuscito a sfatare il tabù legato ai confronti con l’ex numero uno del ranking: Medvedev ha infatti ottenuto la quinta vittoria in altrettanti precedenti contro l’azzurro, che esce sconfitto a testa alta dopo aver disputato un match vigoroso.
Il game d’avvio ha rappresentato il preludio allo spettacolo esclusivo offerto dai due protagonisti del match, con scambi estenuanti e prolungati, specialmente sulla diagonale del rovescio, e un cospicuo dispendio di energie fisiche e mentali.
Il primo ad ottenere il break è stato Jannik nel quarto game, che ha consolidato il vantaggio sul 4-1. A ciò è seguito il recupero di Medvedev fino al 4-4, con un equilibrio terminato nel dodicesimo game, mediante il break che è valso a Sinner il primo parziale, durato un’ora e sette minuti.
La reazione del russo però non si è fatta attendere: break ottenuto in apertura di secondo set e dominio incontrastato che lo ha condotto al 6-2 finale (il game più significativo si è rivelato il sesto, in cui ha rimontato da 0-40 vincendo cinque punti di fila). Da una parte Sinner ha dato l’impressione di aver patito la lunghezza del primo set, dall’altra Medvedev non ha né mostrato alcun cedimento né si è lasciato condizionare dall’andamento del primo parziale.
Nel terzo e decisivo set Medvedev si è assicurato il break nel terzo game, cancellando successivamente una possibilità di controbreak in favore dell’altoatesino e concludendo il match con il punteggio di 5-7 6-2 6-2 in due ore e ventotto minuti. Per Jannik si tratta della seconda sconfitta in una finale ATP dopo quella rimediata a Miami nel 2021 da Hurkacz.
Inoltre si ferma a sette vittorie la sua striscia positiva – iniziata la scorsa settimana con il successo conseguito a Montpellier – che gli permetterà da domani di salire alla dodicesima posizione del ranking, a circa 400 punti dalla tanto desiderata top 10.
Quest’ultima riaccoglierà il vincitore del torneo, che raggiunge l’ottava posizione grazie all’ottavo titolo sul cemento indoor e il terzo in un ATP 500.
Davide Zanghi
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