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Atp Barcellona: Thiem sontuoso, Nadal cede in due set

Sono state due 2 ore e 5 minuti di tennis di altissimo livello sulla Pista Rafa Nadal, dove, appunto, Rafa Nadal e Dominic Thiem si sono dati battaglia nel match valevole per la semifinale del Barcelona Open Banc Sabadell. Alla fine, ad imporsi è stato l’austriaco, che per la quarta volta in carriera ha prevalso su Nadal, ma prima di qualsiasi cronaca o disamina bisogna assolutamente fare i complimenti ad entrambi i tennisti, i quali si sono resi protagonisti di un match surreale, fantascientifico, che fino all’ultimo ha regalato sorprese e spettacolo, suscitando numerose ovazioni anche da parte del pubblico locale, che nonostante fosse – per ovvie ragioni – schierato dalla parte di Rafa, non ha potuto far altro che applaudire e rendere merito al vincitore, cioè Dominic Thiem.

Seconda sconfitta in stagione sulla terra battuta per il maiorchino, che dopo Montecarlo viene eliminato in semifinale anche a Barcellona, mancando l’appuntamento con la finale di entrambi gli eventi, dove nel corso della sua carriera ha trionfato in ben 22 occasioni (11 e 11). Indubbiamente non è il miglior Nadal di sempre  – e ciò gioca paradossalmente a suo favore poiché vuol dire che può migliorare o comunque esprimersi a livelli più alti – ma allo stesso tempo c’è da dire che sia Fognini nel Principato di Monaco che Thiem in Spagna hanno tirato fuori due prestazioni a dir poco fantastiche, che hanno messo a dura prova Rafa e che probabilmente gli avrebbero creato qualche grattacapo anche qualche anno fa, quando su questa superficie non ce n’era davvero per nessuno. Fatto sta che è troppo presto per parlare di crisi – eventualmente si potrebbe affrontare questo argomento dopo Madrid e Roma, o meglio ancora dopo Parigi – dunque parliamo dell’incontro odierno.

Come suggerisce il punteggio, la sfida è stata decisa da un break per set, in entrambi i casi nel quinto gioco, ma a dir la verità Thiem ha avuto molte altre occasioni di strappare la battuta al suo avversario, al contrario di Rafa, che si è procurato le prime palle break del match solo nel decimo game della seconda frazione. Molto falloso fin dall’inizio, Nadal non ha sempre trovato le misure del campo sia con il servizio che con i colpi da fondo, tanto da cedere il servizio sul 2 pari nel primo set proprio a causa di un doppio fallo, che ha reso vani i suoi sforzi nel portarsi sul 30-40 da un iniziale 0-40. Nonostante lo svantaggio, il numero 2 del mondo non è mai riuscito a rendersi davvero pericoloso in risposta e quindi ad impensierire concretamente il suo avversario, anzi ha dovuto addirittura annullare altre opportunità di break nel settimo gioco, portato a casa solamente dopo 18 punti e svariati minuti. Dopo un’ora esatta di gioco, Thiem si è finalmente assicurato il primo set con il punteggio di 6-4, ma già nel game d’apertura del secondo parziale ha fatto sudare freddo il suo avversario, che ha dovuto fronteggiare – annullandole entrambe – ben due palle break.

In seguito, Rafa ha ceduto la battuta ancora una volta nel quinto gioco ed ha persino rischiato di andare in svantaggio di due break quando Thiem è andato molto vicino al 5-2, non convertendo però la palla break. Quando tutto sembrava perduto, ecco che l’austriaco ha un passaggio a vuoto e si disunisce e Nadal ne approfitta per procurarsi ben tre palle break consecutive. Lui si carica, il pubblico entusiasta lo incita, tutto sembra perfetto per allungare la partita almeno per un altro paio di games.

L’unico che non sembra d’accordo con tutto ciò è Thiem, che in maniera audace e coraggiosa annulla le prime due chances di break prima di scagliare un ace esterno per siglare la parità. Ben presto i tre punti consecutivi si trasformano in cinque, con l’austriaco che non trema e chiude al primo match point, approdando in finale. Per la seconda volta in carriera, il tennista di Wiener Neustadt raggiunge la finale in Catalogna e, se nel 2017 si era dovuto arrendere proprio a Nadal, domani tenterà di conquistare il trofeo a discapito del russo Medvedev, sconfitto in tre set a San Pietroburgo nell’unico precedente fra i due.

Sempre contro pronostico, sarà Daniel Medvedev e non Kei Nishikori il secondo finalista dell’Atp 500 di Barcellona. I due hanno dato vita ad un incontro incredibilmente lottato che ha toccato le due ore e mezza di gioco e che il russo ha fatto suo solamente con il punteggio di 7-5 al terzo set. Tra scambi infiniti ed un ritmo davvero alto, ad avere la meglio è stato il tennista che ha rischiato di più, che ha tentato di uscire dalla diagonale di rovescio con un vincente e che comunque ha cercato di osare e di andare a prendersi la vittoria con rabbia. Dopo essersi aggiudicato il primo set per 6-4, verso la fine del secondo il russo è calato, tanto da subire un parziale di 5 giochi a 0 che ha consentito a Nishikori di mettere in cassaforte con il punteggio di 6-3 la seconda frazione e di portarsi avanti di un break nel set decisivo. Ciononostante Medvedev è stato bravo a ristabilire l’equilibrio ed a piazzare l’allungo nel momento giusto, sorprendo il suo avversario quando meno se l’aspettava e beneficiando anche di un po’ di incertezza da parte del giapponese, che non è mai apparso capace di affondare gli artigli. Il tennista moscovita raggiunge la terza finale in stagione – nessuno meglio di lui – e consolida la sua quinta piazza nella Race, dove è preceduto solamente dai big three e da Tsitsipas, che verrebbe superato in caso di vittoria domani.

[3] D. Thiem b. [1] R. Nadal 64 64

[7] D. Medvedev b. [4] K. Nishikori 64 36 75

Antonio Sepe

Sono nato tre giorni dopo Jannik Sinner. Il talento, però, l'aveva già preso tutto lui. Guardo il primo turno di un Atp 250 con lo stesso entusiasmo di una finale di Wimbledon.

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