Atp Cincinnati: Federer vs Djokovic, la preview della finale

Sarà l’atto numero 46 della sensazionale rivalità tra Roger Federer e Novak Djokovic a decretare il vincitore del Western & Southern Open di Cincinnati 2018, il settimo Master 1000 della stagione. Nella giornata di ieri, il serbo, decima testa di serie, ha superato il croato Marin Cilic dopo una battaglia di tre set, conclusasi soltanto dopo due ore e mezza di gioco. Nole, come spesso gli è capitato nel corso del torneo, non ha avuto un andamento lineare, né emotivamente né tecnicamente, ma ha saputo dimostrarsi più lucido e centrato del suo avversario nei momenti chiave del match, innalzando il livello del suo tennis quando si è trovato sotto pressione.

Federer, invece, ha faticato decisamente meno nella semifinale contro il belga David Goffin; dopo un primo set piuttosto anonimo da parte del campione elvetico, ma vinto comunque al tie break, il tennista fiammingo si è ritirato per un problema alla spalla destra. Federer ha avuto un cammino piuttosto tranquillo nel corso del torneo, interrotto solamente dalla lunga partita contro il connazionale Stan Wawrinka, tornato finalmente su alti livelli dopo il lungo e travagliato recupero dall’operazione al ginocchio. Come Djokovic, anche lo svizzero, nonostante non stia giocando un tennis entusiasmante, ha dimostrato di poter alzare sensibilmente l’attenzione e il livello del suo gioco nei momenti importanti, ovviando così ai piccoli passaggi a vuoto nelle fasi interlocutorie della partita.

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Quella di oggi (in programma alle 22 italiane) sarà l’ottava finale di Federer a Cincinnati, torneo nel quale vanta ben sette successi, e la sesta di Djokovic, che, al contrario, non ha mai trionfato in Ohio. In caso di successo, il serbo diventerebbe il primo giocatore della storia ad aver vinto almeno una volta tutti i tornei Master 1000, completando così il Golden Masters.

Dal punto di vista tattico, la partita sarà influenzata in maniera determinante dal rendimento del rovescio di Federer; negli ultimi mesi questo colpo si è rivelato un’arma sempre meno affidabile per lo svizzero, che, infatti, è tornato a giocare molti slice, anche in fase di manovra. Djokovic, ovviamente, cercherà di sfruttare il suo vantaggio sulla diagonale di sinistra, costringendo Federer a difendersi con il suo colpo meno sicuro. Lo svizzero, se vorrà sottrarsi a questa situazione di svantaggio, dovrà essere molto rapido nella ricerca del dritto e molto aggressivo sin dalla risposta, così da prendere immediatamente il controllo dello scambio.

Per entrambi sarà fondamentale ritrovare la continuità al servizio, un colpo che li ha spesso traditi nel corso del torneo. Federer, in particolare, dovrà cercare di limitare l’esuberanza di Djokovic in risposta, sempre efficace in fase di ribattuta.

Né Federer né Nole hanno ancora espresso il loro miglior gioco, una finale di così alto livello può sicuramente aiutarli a ritrovare l’abituale efficacia dei colpi e continuità di rendimento. Difficile individuare un vero favorito, la sensazione è che la partita possa decidersi su pochi punti chiave, proprio quei punti in cui entrambi hanno sempre dimostrato di poter fare la differenza.

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