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Atp Dubai: Dimitrov delude e perde contro Jaziri, facile Pouille

MALE DIMITROV- Pessimo esordio di Grigor Dimitrov nel torneo di Dubai, che perde uno dei suoi protagonisti più attesi decisamente anzitempo. Nonostante un match combattuto e pieno di occasioni da entrambe le parti, dopo 2 ore e 20 minuti di gioco Malek Jaziri ha avuto la meglio, estromettendo dal torneo la tds 1 ed ottenendo una delle vittorie più prestigiose in carriera. Il bulgaro, quest’oggi, ha pagato un rendimento al servizio insoddisfacente, che ha fatto registrare 12 doppi falli ed una percentuale di punti vinti con la seconda palla al di sotto del 50%; il suo avversario è stato invece più solido e, complice una buona attitudine in risposta che lo ha spinto a mettere pressione al suo avversario fin da subito, è riuscito a prevalere. Il primo set è stato quello più equilibrato, non a caso Dimitrov non ha concesso palle break, e a dir la verità ha servito piuttosto bene, mettendo a segno 6 aces, mentre il tunisino è entrato a rilento in partita, offrendo tre chances di break nel primo turno alla battuta, ma poi ha retto l’urto decisamente bene ed è calato solamente alla lunga, quando Dimitrov gli ha strappato il servizio nel decimo gioco del set ed ha chiuso 6-4. Nel secondo parziale, invece, in particolare nella seconda parte, il bulgaro ha faticato molto al servizio ed ha offerto un totale di 4 palle break fino al 5 pari, mentre al contrario il suo avversario non ha riscontrato particolari problemi, rispondendo al suo avversario senza soffrire. Nell’undicesimo gioco del set, Jaziri è finalmente riuscito a mettere a segno il break e, dopo aver annullato una palla break nel game successivo, ha chiuso 7-5 al primo set point a disposizione. Infine, nel terzo parziale, Dimitrov ha molto da recriminare a sè stesso in quanto ha prima mancato 2 palle break sul 3-2 in suo favore, mancando una ghiotta occasione di portarsi avanti; poi, ha perso a 0 il servizio nel gioco seguente, dimostrando di non essere molto forte mentalmente; per terminare, dopo aver annullato due match point sul 3-5, ha fallito una chance di break nel game successivo ed ha ceduto il passo a Jaziri, che ha alzato le braccia al cielo dopo oltre due ore di lotta. [fncvideo id=133035 autoplay=false]

OK POUILLE- Senza particolari patemi, invece, Lucas Pouille supera il qualificato Gulbis e si conferma uno dei giocatori del momento, che ora diventa anche il giocatore da battere data l’eliminazione di Dimitrov. Nella giornata odierna, vittoria convincente del francese, che si è confermato ad alti livelli sia in battuta che in risposta, ma ha fatto venire al pettine i soliti nodi, uno su tutti la fragile seconda di servizio, che gli ha fruttato solamente il 45% dei punti giocati. Nonostante qualche piccola indecisione, Pouille ha fatto valere il break ottenuto nel quinto game per vincere il primo parziale con il punteggio di 6-4 in poco più di mezz’ora di gioco; nel secondo parziale, al contrario, l’iniziale break del francese è stato vanificato dal controbreak piazzato dal suo avversario nel sesto gioco, che si è rimesso in corsa nel set grazie a questo importante gioco portato a casa. Il transalpino ha però mantenuto i nervi saldi, diversamente da come aveva fatto nella finale contro Khachanov la settimana scorsa, ed è riuscito a strappare il servizio a Gulbis un’ulteriore volta, tagliandogli le gambe in maniera definitiva ed archiviando la pratica dopo un’ora e 21 minuti di gioco totali. 

ALTRI MATCH- Nei restanti incontri, vittorie agevoli per Dzumhur e Struff, che si liberano dei rispettivi avversari entrambi in due set. Facile anche Sugita, mentre esce di scena Gasquet, sconfitto da Borna Coric. Infine, avanzano i russi Khachanov, che supera Istomin grazie a due tie-break, e Donskoy, agevolmente contro il lucky loser Kavcic.

Atp Dubai – Primo turno

Jaziri d Dimitrov 46 75 64

Herbert d Sousa 46 64 76 (8)

Coric d Gasquet 64 63

Donskoy d Kavcic 63 64

Dzumhur d Maden 63 64

Sugita d Ivashka 75 61

Struff d Haider-Maurer 62 64

Khachanov d Istomin 76 (1) 76 (0)

Pouille d Gulbis 64 64

Antonio Sepe

Sono nato tre giorni dopo Jannik Sinner. Il talento, però, l'aveva già preso tutto lui. Guardo il primo turno di un Atp 250 con lo stesso entusiasmo di una finale di Wimbledon.

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