NULLA DA FARE PER IL GIOVANE LUCAS- Dura ,di fatto, un solo set la semifinale tra Andy Murray Lucas Pouille. Match che risulta non esaltante per qualità per larghi tratti. Murray parte bene , complice un Pouille ad alto tasso di fallosità. Il giovane transalpino riesce, invero , ad entrare nel match solo dopo quattro game. Resettato il servizio e organizzate trame molto più offensive, Lucas riesce a rimettere in sesto il parziale mentre è il numero 1 del mondo a soffrire di un passaggio a vuoto. Tuttavia l’altalena continua fino al fatale undicesimo game quando Pouille, chiamato a servire per rimanere nel set, concede troppo ad un Andy aggressivo ed in vena di autentiche prodezze da ogni zona del campo. Break e set per il britannico che , nel secondo parziale, ha facile gioco su un avversario che alza da subito bandiera bianca.
FERNANDO SUGLI SCUDI- Murray incontrerà in finale il veterano Fernando Verdasco che , in tre set, ha superato un ottimo Robin Haase. Match godibile e giustamente equilibrato per i primi due parziali . Il primo è conquistato con merito da un Verdasco apparso in gran vena e sostenuto da una brillante forma fisica. Ottima la reazione dell’olandese che dà tutto per assicurarsi il secondo set prima di crollare fisicamente nella terza e decisiva frazione. Ventiquattresima finale centrata dal madrileno che è atteso domani da un compito ai limiti dell’impossibile.
I RISULTATI:
A.Murray b. L.Pouille 7-5 6-1
F.Verdasco b.R.Haase 7-6 (5) 5-7 6-1
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