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Atp Gstaad: strepitoso Fognini, è in finale!

Fognini (Ita) d Bautista Agut (Spa) 57 62 63- Con una prova a dir poco maiuscola, Fabio Fognini sconfigge Roberto Bautista Agut e centra la prima finale in stagione, addolcendo parzialmente la sconfitta della settimana passata contro Rublev ad Umago, soprattutto nel caso dovesse vincere domani contro il giovane Hanfmann, che oggi ha vinto un match pazzesco contro Robin Haase e domani giocherà la prima finale in carriera a livello Atp. Il match odierno di Fabio è stato parecchio combattuto, non a caso ha avuto la durata di circa 2 ore, ed ha visto opposti due giocatori molto a loro agio sulla terra battuta; il tennista italiano è stato molto bravo a mantenere i nervi saldi fino alla fine ed a portarlo a casa. Il primo set è stato decisamente equilibrato e, come testimoniano le statistiche, ci sono state solamente due palle break nei primi 11 games, peraltro entrambe nel secondo interminabile gioco del parziale d’apertura, vinto da Fognini. Nella prima frazione di gioco, Bautista ha avuto un ottimo rendimento al servizio, vincendo molti punti sulla prima di servizio, ma in particolare mettendo a segno ben 5 aces, che gli hanno dato una grossa mano e gli hanno consentito di non concedere neppure una palla break; per quanto riguarda Fabio, c’è stato qualche doppio fallo di troppo, ma prevalentemente è risultata fatale la disattenzione avuta nel dodicesimo gioco, che ha permesso allo spagnolo di far suo il set con lo score di 7 giochi a 5 e di conquistare un grande vantaggio in vista del proseguimento dell’incontro.

Nel secondo parziale, ovviamente tenendo conto del calo dello spagnolo, buona parte dei meriti vanno attribuiti a Fognini, che è riuscito a ridurre quanto più possibile gli errori ed ha avuto la bravura di riuscire a temporeggiare, aspettando il momento giusto per affondare. Il set si è aperto subito con un break in favore dell’italiano, che ha quindi potuto comandare il set e spesso anche lo scambio; il punto cruciale che fondamentalmente ha deciso il parziale è stata la palla break che Fabio ha annullato nel sesto gioco, la quale avrebbe potuto mischiare le carte in tavola, riportando una sostanziale parità e con la possibilità di cambiare le sorti del match; come volevasi dimostrare, Fognini ha annullato la palla break, tenendo la battuta, e nel game seguente ha piazzato un ulteriore break che gli ha permesso di chiudere in scioltezza 62 e di mandare la partita al terzo set che, a giudicare dagli ultimi games, lo avrebbe visto decisamente favorito. La terza frazione di gioco ha subito dato l’impressione di confermare i sospetti precedenti ma, se quel break in apertura di set in favore di Fabio avesse fatto pensare che la partita sarebbe stata in discesa, allora si può affermare di essersi sbagliati clamorosamente. Fognini ha infatti fatto i salti mortali per difendere questo agognato break, con le unghie e con i denti, ed ha rischiato moltissimo, non a caso ha concesso palle break, di fatto, in ogni restante turno di battuta. Sull’1-0 in favore dell’azzurro, Bautista ha mancato una palla per il controbreak e si è trovato sotto 2-0; dopo aver agevolmente tenuto il servizio, lo spagnolo ha mancato quattro palle break che avrebbero significato l’aggancio, e Fabio è riuscito a portarsi sul 3-1 dopo un gioco interminabile; ancora una volta il tennista di Castellòn de la Plana ha tenuto a 0 il servizio, ma poi ha fallito la più grande chance di tutto il match: si è infatti trovato 0-40 sul servizio dell’azzurro, ma ha subito una rimonta che non gli ha permesso di raggiungere quel break che avrebbe voluto dire pareggio. Quando ormai la fine del match si avvicinava e le opportunità erano sempre di meno, ecco che, dopo aver tenuto per l’ennesima volta il servizio a 0, si ripresenta un altra palla break in favore dello spagnolo, il quale non è riuscito a convertirla ed ha, di fatto, lasciato andar via ogni speranza di rimonta e di conseguenza anche il set, terminato 63 in favore di Fabio, e dunque il match. [fncvideo id=95945 autoplay=false]

Hanfmann (Ger) d Haase (Ned) 36 76 (8) 76 (4)- In finale contro Fognini ci sarà la rivelazione della settimana, Yannick Hanfmann, numero 170 delle classifiche che oggi ha sconfitto Robin Haase in un match pazzesco, dove l’olandese ha più di qualcosa da recriminare. Il primo set è stato piuttosto insolito, non a caso il tedesco ha avuto tre palle break nel game d’apertura ma, dopo non esser riuscito a sfruttarle, ha perso ben 4 games consecutivi, che lo hanno portato sotto 4-0; Hanfmann ha così cominciato a giocare più sciolto e con meno pressione addosso, e si è portato sul 3-4, ma poi non ha potuto nulla per evitare il 6-3 finale. Nel secondo parziale, c’è stato uno scambio di break in apertura, ma poi più nulla, neanche una palla break; quando il tie-break sembrava ormai alle porte, l’olandese sale in cattedra e si procura una palla break che lo porterebbe a servire per il match sul 6-5, Hanfmann, però, mantiene il sangue freddo e la annulla, assicurandosi così il tie-break: qui, Haase si è portato avanti 6-4 ed ormai l’incontro sembrava finito, ancora una volta, però, il tedesco non ci sta ed annulla i due match point, mette a segno due ulteriori punti, per un totale di 4 consecutivi e rimanda la gioia di Haase al terzo set. Il terzo parziale è una quasi fotocopia del secondo, con la sola differenza che non ci sono break, bensì qualche palla break sparsa, ma non sfruttata, mentre la ghiotta occasione per il tennista proveniente dall’Olanda arriva nel dodicesimo game, quando ci sono due match point in suo favore; clamorosamente, Haase non riesce a chiudere ed ancora una volta sarà il tie-break a decidere l’esito del set e dell’incontro. Evidentemente il Dio del tennis aveva già deciso che Hanfmann sarebbe dovuto andare in finale, ed i 4 match point più le svariate occasioni in cui si è salvato ne sono state la prova: il tedesco ha quindi vinto il tie-break per 7 punti a 4 ed ha conquistato l’accesso alla prima finale in carriera che domani lo vedrà opposto a Fabio Fognini.

Antonio Sepe

Sono nato tre giorni dopo Jannik Sinner. Il talento, però, l'aveva già preso tutto lui. Guardo il primo turno di un Atp 250 con lo stesso entusiasmo di una finale di Wimbledon.

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