Il primo quarto di finale che ha visto scendere in campo Rafael Nadal e Kei Nishikori si è concluso in favore dello spagnolo, che ha conquistato il match in due set, non lasciando chance al proprio avversario. Lo score finale è perentorio: 6-4 6-3 in favore del maiorchino e ora testa alla semifinale, dove ci sarà senz’altro da sudare prima di poter approdare all’ultimo atto.
E pensare che le cose per Rafa non si erano messe affatto bene, vista la fatica mostrata già nei primi turni di servizio. Nel primo game riesce a salvare due palle break, ma nel terzo non può niente e perde il servizio. Nishikori ringrazia e si porta in vantaggio per 3 giochi a 1. Quello che sarebbe successi di lì a poco pochi lo avrebbero immaginato. Nel turno di servizio seguente dello spagnolo, quest’ultimo si trova sotto 15-40, ad un punto dal doppio break. Stavolta è Nishikori a mancare l’appuntamento con il break per sue colpe e concede il gioco al suo avversario. Break fallito, break subito. E’ questa la dura legge non scritta del tennis. Infatti, da un possibile 4-1 e servizio, si arriva al 3-3. Si intravede il Nadal che non molla un punto, caricatosi dopo il mancato break dell’avversario. Nel decimo gioco lo spagnolo mette a segno due punti pazzeschi che fanno tremare il Centrale di Indian Wells.
Il giapponese sembra accusare il colpo, innervosendosi come molto raramente gli capita, arrivando addirttura a scagliare a terra il proprio arnese. Il tennista iberico sale di livello e parte subito forte anche nel secondo set, issandosi in men che non si dica sul 3-0, grazie a un break conquistato nel secondo game del parziale. Va vicinissimo al 4-0, ma il nipponico è sveglio e evita il cappotto. A poco serve, visto che l’inerzia del match non sembra cambiare e Nadal è sempre più padrone del campo. Almeno fino a quando Nishikori non cerca il colpaccio, arrivando fino al 3-4. Sembra poter andare in scena un altro ribaltamento nel risultato ma lo spagnolo è ora più solido e mantiene i nervi saldi fino alla conquista del secondo set.
La chiave del match sembra essere il servizio, non tanto in termini di efficacia, quanto di realizzazione. Se analizziamo la casella relativa alle percentuali di prime in campo Nishikori rasenta la mediocrità con appena il 50%, a fronte di un quasi 90% del tennista maiorchino.