Diego Shwartzman è approdato al secondo turno della competizione madrilena. Nella sfida che l’ha visto contrapposto ad Adrien Mannarino, si è imposto con il punteggio di 6-1 6-3. Il tennista argentino non ha incontrato particolari ostacoli nel corso di questo confronto, riuscendo di frequente ad imporre il proprio gioco e concedendo davvero poche occasioni all’ avversario. Quest’ultimo, spesso non è stato in grado di esprimersi a ritmi sufficientemente elevati, finendo per subire oltremodo l’iniziativa dell’argentino. Il primo set è volato via in meno di mezz’ora: Schwartzman è partito a pieno ritmo, schiacciando Mannarino oltre la linea di fondo campo a suon di continue accelerazioni e permettendogli, alla fine, di conseguire la vittoria di soltanto un gioco. La seconda partita ha avuto uno svolgimento simile a quella precedente. Il francese non ha mai dato l’impressione di poter cambiare marcia e, quindi, di iniziare ad impensierire l’avversario, soprattutto quando gli scambi si sono prolungati. Con due break raggiunti al terzo e al nono gioco, Schwartzman ha fatto proprio il set ed il match.
In merito al derby transalpino tra Benoit Paire e Lucas Pouille, quest’ultimo si è dovuto arrendere al connazionale meno quotato. Sotto il profilo atletico, Pouille non è sembrato al meglio della condizione. A parte i primi game, dove in qualche modo è stato in grado di tenere dei buoni ritmi di gioco, per il resto della gara non si è espresso con la necessaria rapidità di movimento, in particolar modo in occasione degli spostamenti laterali, risultando spesso in ritardo nell’impatto con la palla e poco efficace nelle fasi di palleggio. Paire non ha fatto altro che svolgere in maniera costante il suo consueto schema, basato sulla pratica di improvvisi campi di ritmo, senza dover innalzare in maniera significativa l’intensità del suo tennis. Il primo set si è deciso con due break raggiunti di fila da Paire, al sesto e all’ottavo game. Mentre la seconda partita ha visto Paire trovare immediatamente l’allungo nel punteggio, strappando il servizio a Pouille in apertura, per poi venire ripreso al quinto gioco. Alla fine, però, Benoit ha infilato la stoccata decisiva all’ottavo game, quando ha concretizzato una palla break. Un vantaggio che gli ha permesso di chiudere la frazione per 6-3 e la partita.
Relativamente alle altre gare, l’argentino Federico Delbonis ha avuto ragione di Misha Zverev, con il punteggio di 6-1 2-6 7-6(6) . Nella prima partita il tedesco è come se non fosse sceso in campo, non opponendo alcuna resistenza all’iniziativa di Delbonis, il quale ha potuto fare ciò che ha voluto fino alla conquista del set. La seconda frazione, invece, ha visto il tedesco esprimersi con maggiore incisività. Si è rivelato, in particolare, meno falloso ed ha saputo eseguire i suoi colpi con una buona profondità. Di contro, l’argentino ha evidenziato un improvviso e prolungato calo di tensione, che l’ha reso irriconoscibile rispetto al set precedente, tanto da condurlo a cedere in breve tempo il parziale per 6-2. La terza e decisiva frazione si è svolta in modo bilanciato. Con due break per parte i due contendenti sono giunti al tie break: Delbonis, a seguito di una serie di belle giocate concluse favorevolmente si è portato sul 5-2, con due mini break di vantaggio. Poi ha subito la rimonta di Zverev, il quale si è portato sul 5-4. L’argentino al termine si è procurato due match point, ma non ha saputo sfruttarli. Solamente sul 7-6 in suo favore, ha finalmente chiuso per 8-6. In conclusione, Damir Džumhur ha superato facilmente Julien Benneteau, per 6-4 6-2. Mentre Milos Raonic si è imposto in modo netto su Nicolas Kicker, con lo score di 6-3 6-2.
I risultati:
[13]D.Schwartzman b. A.Mannarino 6-1 6-3
B.Paire b. [15]L.Pouille 6-2 6-3
J.Benneteau b. D.Dzumhur 6-4 6-2
M.Raonic b. [Q]N.Kicker 6-3 6-2
M.Zvererv b. F.Delbonis 1-6 6-2 6-7(6)