Le cronache:
[1]Rafael Nadal – [5]Dominic Thiem 5-7 3-6
Il confronto è iniziato a ritmi decisamente elevati. Entrambi i giocatori si sono affrontati subito a viso aperto. Nel game di apertura, Thiem ha messo sotto pressione lo spagnolo al servizio, attraverso l’esecuzione di colpi lunghi e potenti, senza dargli la possibilità di sfogare la sua caratteristica irruenza. Ai vantaggi ha avuto addirittura due occasioni per potersi avvantaggiare, ma Nadal ha saputo vanificarle con la battuta e realizzare il primo punto della gara. La sfida è proseguita a livelli molto alti. Sia l’uno che l’altro hanno impostato il proprio gioco in modo indubbiamente offensivo, di conseguenza hanno dato vita ad una serie di duelli molto lottati e spettacolari, all’interno dei quali hanno effettuato colpi di qualità sopraffina. In merito al punteggio, l’equilibrio si è rotto al settimo gioco, quando l’austriaco, a seguito di una serie di insistenti accelerazioni, in particolare di diritto, ha strappato di forza il servizio allo spagnolo. Nel game seguente ha consolidato il vantaggio e sul 5-4 ha potuto servire per il set: Thiem si è procurato un set point, ma Nadal, approfittando di qualche sua esitazione al servizio, ha capovolto la situazione e ha raggiunto il contro break. Il numero uno del ranking, tuttavia, ha condotto il game di battuta successivo in modo non particolarmente brillante, costellato di gratuiti, finendo per consegnare di nuovo il break all’austriaco. Il quale, questa volta, non si è lasciato sfuggire l’occasione ed ha chiuso la prima frazione per 7-5. La seconda partita ha visto Thiem continuare ad esprimersi in modo pregevole. In particolare, ha rivelato una grande capacità nel mantenere alta l’intensità del suo tennis, anche nelle situazioni più complesse. Nadal, di contro, si è rivelato meno lucido del solito, soprattutto al servizio, tanto da cedere un break già al terzo gioco. Ciò nonostante, Rafa è riuscito a riacciuffare l’avversario sul 3-3, ma ancora una volta non ha saputo dare seguito alla propria azione all’interno del turno di battuta seguente, cedendo a suo volta il break al settimo gioco. Nelle fasi successive, l’austriaco ha mantenuto la lunghezza di vantaggio e sul 5-3 in suo favore si è aggiudicato un altro break, grazie al quale ha definitivamente chiuso la partita.
[6]Kevind Anderson – Dusan Lajovic 7-6(3) 3-6 6-3
La prima partita ha avuto un andamento non particolarmente intenso. Entrambi i giocatori hanno indugiato in una lunga fase di studio, che si è protratta fino alla metà del parziale. Al sesto gioco Lajovic ha perso il servizio, ma nel game successivo si è prontamente rimesso in carreggiata, costringendo il suo avversario a cedergli il contro break. Il parziale alla fine si è risolto al tie break, dove il sudafricano ha approfittato di una serie di esitazioni del serbo al servizio, raggiungendo in poco tempo la vittoria per 7-3. Il secondo parziale è stato di tutt’altro tenore, in quanto Lajovic ha intensificato significativamente la sua azione, riuscendo a prendere il comando delle operazioni. Al sesto game si è guadagnato il break decisivo, grazie a cui ha potuto chiudere il conto dei parziali per 6-3. La terza frazione ha evidenziato fin dai primi game un netto calo di rendimento da parte del serbo, il quale probabilmente ha iniziato a risentire dello sforzo compiuto ieri nella sfida contro Del Potro. Anderson, di conseguenza, pur non brillando, ha potuto allungare nel punteggio e portarsi sul 4-1. Questo vantaggio minimo l’ha custodito sino alla vittoria del set per 6-3 e della partita.