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Atp Miami: 101º titolo in carriera per Roger Federer

Bravo e anche un pizzico fortunato Roger Federer, che dopo aver dominato e vinto il primo set per 6 giochi a 1, strappando ben tre volte la battuta ad un bombardiere di 208 cm quale John Isner, si è aggiudicato il secondo parziale con il punteggio di 6-4, complice un infortunio al piede sinistro che ha frenato lo statunitense e gli ha impedito di essere competitivo negli ultimi giochi, di fatto accelerando le operazioni ed evitando un probabile tie-break. Ovviamente, questo piccolo problema fisico occorso a Isner, non toglie minimamente i meriti ad un campione come Roger Federer, che all’età di 37 anni continua a vincere tornei e ad infrangere record, come ad esempio quello di diventare il numero uno della race più anziano di sempre dato che da lunedì andrà ad occupare la prima piazza della Race to London. Quarta vittoria in Florida per Federer, che torna a vincere questo torneo due anni dopo l’ultimo successo e ben quattordici dal primo. 101º titolo in carriera per lo svizzero, che dopo il trionfo a Dubai consolida la tripla cifra raggiunta in termini di tornei vinti e continua a deliziare con le sue splendide giocate ed il suo fantastico tennis gli spettatori, i quali si augurano che possa continuare a giocare più a lungo possibile.

Primo set irreale di Roger Federer, che fin da subito prende le giuste contromisure alle bordate di Isner, basando la sua difesa su un ottimo back di rovescio, che rimbalza basso e costringe il suo avversario a giocare colpi piuttosto scomodi. Il break arriva già nel primo gioco, ma ne seguono altri due nel corso del set, che vanificano i tempestivi aces di Long John ed abbattono il muro eretto dall’americano, che vede precipitare le sue certezze ed accusa il colpo anche psicologicamente. A dir poco perfetto, invece, Federer, il quale cede appena un punto alla battuta e tiene a debita distanza il suo avversario, impedendogli di contrastarlo. In appena 25 minuti, l’elvetico conquista il primo set con un pesante punteggio di 6-1 ed indirizza prepotentemente la finale del secondo Master 1000 della stagione.

Molto più equilibrata la seconda frazione, dove regnano i servizi, come effettivamente ci si aspettava alla vigilia, e fino al 4-3 non ci sono particolari sussulti che scuotono un monotono, ma non privo di spettacolo, set. Al termine del settimo gioco, durante il cambio campo Isner richiede l’intervento del fisioterapista e per cinque minuti circa non si gioca, con l’americano che riceve un trattamento al piede sinistro. Al ritorno in campo, ad eccezione di qualche smorfia, il gigante di Greensboro non sembra particolarmente dolorante, ma tempo un gioco ed ecco che il linguaggio del corpo di John è emblematico ed anche il tennis ne risente inevitabilmente. Gli ultimi due games se li aggiudica Federer senza alcuna difficoltà e dopo un’ora e due minuti di gioco volge al termine la finale, con il trionfo di Roger Federer.

Roger Federer

Queste le parole di Federer nell’intervista durante la premiazione: “È stato un viaggio super lungo il mio a Miami. Ho vinto a Key Biscane da Junior, poi ho ricevuto wild card nel 1999 e come dimenticare la mia prima finale nel 2002 contro Agassi. Devo ammettere che essere qui dopo tanti anni fa un certo effetto.

[Rivolto a Isner, ndr] Complimenti John, hai giocato davvero un gran tennis e sono molto dispiaciuto per il tuo piede; mi auguro che tutto vada per il meglio. Congratulazioni anche al tuo team, sono sicuro che farai una grande stagione!

Ringrazio ovviamente il mio team, mia moglie che sopporta tutti i viaggi, le valigie e mi accompagna, quotidianamente, ed anche i miei figli (ciao, ragazzi!). Infine, grazie a chi sostiene e supporta questo torneo, dagli organizzatori ai giudici arbitri, i giudici di sedia, i raccattapalle, ecc.

Ultimo ma non ultimo grazie mille a tutti i fans; sono stato molto fortunato a giocare sempre sul campo centrale e non mi avete mai fatto mancare il vostro calore. Speriamo di rivederci l’anno prossimo!

[4] R. Federer b. [7] J. Isner 6-1 6-4

Antonio Sepe

Sono nato tre giorni dopo Jannik Sinner. Il talento, però, l'aveva già preso tutto lui. Guardo il primo turno di un Atp 250 con lo stesso entusiasmo di una finale di Wimbledon.

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