Atp Montreal: passa Schwartzman, ma quanti rimpianti per Cecchinato!

Prosegue il pessimo periodo di Marco Cecchinato, che rimedia un’altra sconfitta all’esordio, l’ottava consecutiva, e saluta la Rogers Cup anzitempo per mano di Diego Schwartzman. È ormai appurato che il problema  del siciliano è prevalentemente psicologico dato che quest’oggi Marco ha offerto una buona prestazione, riuscendo a tenere testa al suo avversario, a tratti giocando persino meglio, e conquistandosi diverse chance per mettere in discesa la sfida. Proprio quando si è trattato di affondare il coltello, però, Cecchinato si è disunito e non è riuscito a sferrare il colpo decisivo, concedendo più di una volta al suo avversario di recuperare lo svantaggio. Sconfitta per certi versi inspiegabile da parte dell’azzurro, ancor di più guardando le statistiche, che vedono l’argentino estremamente falloso, anche con il servizio come testimoniano i sei doppi falli, e spesso impreciso; al contrario Marco è stato più solido e costante, bravo ad approfittare di un’altalenante seconda di servizio del Peque ed a trarre aiuto dal servizio, ben 9 aces, anche nei momenti difficili. Purtroppo, la differenza cruciale l’ha fatta proprio l’atteggiamento del tennista palermitano nei punti clou del match, incapace di portare dalla sua parte l’inerzia della sfida e lasciando troppo spesso il pallino del gioco nelle mani del suo avversario, il quale non si è lasciato intimorire ed ha preso l’iniziativa quando necessaria. La settimana prossima, Marco sarà impegnato nell’altro Masters 1000 nordamericano di Cincinnati prima di volare a Winston Salem e poi a Flushing Meadows per gli Us Open. Sarà interessante invece scoprire la programmazione del Ceck dopo la parentesi americana: continuerà a giocare tornei Atp, la maggior parte sul cemento, con il rischio di non vincere più una partita oppure sceglierà di tornare a giocare i Challenger sulla terra battuta, per cercare di riacquisire fiducia e magari portare a casa qualche match?

Marco Cecchinato

Sfida fin da subito molto equilibrata e decisa dai servizi, non a caso nel primo set non ci sono state palle break nei primi sette giochi ed entrambi i giocatori alla battuta hanno tenuto i loro turni senza grosse difficoltà. Il primo a piazzare l’allungo è stato l’azzurro Cecchinato, che è riuscito ad ottenere il break al termine di un lunghissimo ottavo gioco, chiudendo alla sesta palla break, ed in seguito si è aggiudicato il primo parziale per 6-3. Nel secondo set la musica non è cambiata molto, anzi i servizi hanno ancora regnato e, nonostante lo spettro di qualche palla break, si è giunti al tie-break. Restano però i rimpianti per Cecchinato, che ha sprecato una palla break per andare a servire per il match. Malgrado sia riuscito ad annullare un set point sul 5-6, i, tie-break è finito nelle mani del sudamericano, vittorioso per 7-5. Infine, nel terzo parziale, bravissimo a recuperare lo svantaggio iniziale e restare aggrappato al set, Cecchinato non è riuscito a convertire neppure una delle due chances di break sul 4-3, prima di sciogliersi poi nel finale, capitolando per 6-4.

D. Schwartzman b. M. Cecchinato 36 76(5) 64

Antonio Sepe

Sono nato tre giorni dopo Jannik Sinner. Il talento, però, l'aveva già preso tutto lui. Guardo il primo turno di un Atp 250 con lo stesso entusiasmo di una finale di Wimbledon.

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