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Atp Parigi Bercy: Nadal batte Chung e si assicura la vetta del ranking a fine anno, Del Potro inarrestabili

ASSOLO NADAL- Adesso è ufficiale: Rafa Nadal chiuderà la stagione 2017 in vetta al ranking mondiale. Al tennista maiorchino mancavano solo pochi punti, che ha conquistato quest’oggi battendo Chung e dunque almeno fino a fine anno potrà guardare tutti i suoi colleghi dall’alto. Riguardo il match odierno c’è poco da dire, se non che Nada, ha sbrigato la pratica senza grossi patemi, ottenendo la vittoria piuttosto agevolmente ed approdando al terzo turno. Ora il pallino del gioco è nelle sue mani e, nulla togliere a Parigi, ma l’obiettivo per Rafa è sicuramente conquistare le Finals, quindi dovrà gestirsi bene in vista dell’imminente torneo, che prenderà il via tra due settimane, e, nel caso servisse, magari sacrificare il torneo parigino. Ovviamente Bercy è un Masters 1000 e Nadal, come del resto ogni giocatore, punta a vincerlo; del resto, però, se dovesse avere qualche piccolo problema fisico o magari non si sentisse al meglio della forma per qualsiasi ragione, non è escluso che preferisca preservarsi in vista delle Finals di Londra. Scongiuri a parte, anche perché probabilmente Forget non la prenderebbe benissimo, Nadal ha davanti a se un tabellone decisamente abbordabile, dunque non dovrebbe riscontrare alcuna difficoltà nell’approdare in semifinale, che attualmente passa per Cuevas e Krajinovic o Mahut. Nel match odierno, il maiorchino non è stato perfetto al servizio, dove ha concesso qualcosa di troppo, in particolare sulla seconda, mentre ha avuto un ottimo rendimento in risposta, che lascia ben presagire in ottica futura. [fncvideo id=121063 autoplay=false]

OK DELPO E POUILLE- In ottica Finals, vittorie molto importanti per Del Potro e Pouille, che si mantengono in corsa per un posto a Londra e proseguono la loro corsa nel torneo parigino. Il primo ha lasciato le briciole a Joao Sousa, liquidato con un doppio 62 e dominato dall’inizio alla fine, grazie ad un servizio devastante e ad un portoghese abbastanza scarico; il secondo ha invece superato agevolmente Feliciano Lopez, prevalendo in due set e, complice un tabellone più agevole del previsto a causa del ritiro di Federer, candidandosi ad andare avanti nel torneo. La situazione Finals è però molto diversa per i due: l’argentino infatti, dopo aver scampato il pericolo Zverev, dovrà battere Robin Haase, ma non solo, in quanto non gli basterebbero i punti nel caso dovesse arrestarsi ai quarti, bensì dovrebbe battere anche il vincitore del match che vedrà opposti John Isner ed uno tra Richard Gasquet e Grigor Dimitrov. Molto più arduo il compito del francese che, Del Potro e Tsonga permettendo, dovrebbe spingersi fino in finale per spodestare Carreno Busta dall’ottava posizione. Malgrado ciò, l’impresa non è poi così impossibile, considerando che Pouille dovrebbe trovare sulla sua strada Sock, Thiem e Cilic, giocatori ostici ma non imbattibili e soprattutto ciascuno con un punto debole; basta pensare alla discontinuità di Sock, al fatto che Thiem non si trovi a suo agio su questa superficie, ed il set perso con Gojowczyk lo testimonia, mentre a Cilic può capitare una giornata no, sempre considerando che arrivi in semifinale visto il tabellone non proprio semplice.

Juan Martin Del Potro

MALE ZVEREV ED ANDERSON- Devono salutare prematuramente invece il torneo di Bercy Alexander Zverev e Kevin Anderson, entrambi sconfitti in rimonta. Il primo, probabilmente già con la testa alle Finals, ha vinto facilmente il primo set con l’olandese, ma poi ha subito una schiacciante rimonta, non riuscendo più a servire bene e subendo molto il gioco avversario tanto da raccogliere soli 4 giochi. Se questa è una sconfitta a sorpresa, ma che non influenza la corsa alle Finals, totalmente il contrario è stato ciò che concerne il sudafricano che ha perso con Verdasco per la seconda volta in tre settimane – anche a Stoccolma aveva vinto lo spagnolo, – ed ha dovuto dire addio al sogno Finals. Il match è stato molto equilibrato e combattuto come testimoniano le 2 ore e 26 minuti di gioco, ma nonostante ci siano stati solo tre break in tutto l’incontro, non c’è stato un giocatore che ha dominato ed entrambi, ma soprattutto Anderson, hanno avuto l’occasione di rimanere in partita. Alla fine l’ha spuntata Verdasco che è stato più cinico nel momenti chiave e domani proverà ad avere la meglio anche di Thiem, dimostrando di poter ancora dire la sua, anche contro la Next Generation (ha battuto Rublev all’esordio). [fncvideo id=79356 autoplay=false]

VITTORIE PER ISNER, CUEVAS-  Infine, vittorie ininfluenti per la corsa Finals per Isner e Cuevas, che però avevano entrambi buone ragioni per vincere il loro match odierno. Da una parte, l’americano deve difendere la finale dell’anno scorso, persa contro Murray, ed oggi ha compiuto un altro passo verso l’obiettivo, trionfando nel non facile match contro l’argentino Schwartzman, che nel primo set ha annullato un set point sul 65, ma poi non ha potuto nulla nel tie-break; nel secondo parziale, invece è stato Long John a dover annullare una palla set sulla stessa situazione di punteggio, prima di disputare un infinito tie-break, pieno di set e match point, in seguito vinto dal sudafricano che ha beneficiato di un sanguinoso doppio fallo del suo avversario, il quale gli ha di fatto regalato un mini-break. Alla fine l’ha spuntata comunque lo statunitense grazie ad un break decisivo arrivato nell’ottavo gioco della terza frazione. Torna a vincere due partite consecutive in un torneo dal Roland Garros di quest’anno Pablo Cuevas, che oggi ha avuto la meglio dello spagnolo Ramos-Vinolas e si è regalato la sfida con Nadal al terzo turno. L’uruguagio ha perso il primo set al tie-break, dopo esser andato molto vicino a vincerlo sul 65 e servizio in suo favore, ma ha vinto il secondo parziale con lo stesso punteggio per poi darsi la carica decisiva e chiudere 62 la frazione decisiva.

Atp Parigi Bercy – Secondo turno

Nadal d Chung 75 63

Haase d A.Zverev 36 62 62

Pouille d Lopez 63 64

Verdasco d Anderson 57 64 75

Isner d Schwartzman 76 (2) 67 (11) 63

Cuevas d Ramos 67 (5) 76 (1) 62

Del Potro d Sousa 62 62

Antonio Sepe

Sono nato tre giorni dopo Jannik Sinner. Il talento, però, l'aveva già preso tutto lui. Guardo il primo turno di un Atp 250 con lo stesso entusiasmo di una finale di Wimbledon.

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