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ATP Parigi-Bercy: Zverev travolge Humbert e vince il settimo Masters 1000 in carriera

Come di consueto, con il Masters 1000 di Parigi-Bercy la stagione ATP si avvia verso la conclusione, che culminerà con le Finals di Torino i cui partecipanti non sono tutti ufficiali, per via degli ultimi tre posti ancora in bilico. Nell’ultimo match all’Accor Arena di Bercy, che ha ospitato questo torneo dal 1986 e che sarà sostituita dal 2025 da una nuova sede, ovvero La Defense Arena, il titolo è stato conteso da Alexander Zverev e Ugo Humbert.

I due finalisti si erano affrontati proprio su questo campo lo scorso anno, in una sfida estenuante in cui aveva avuto la meglio il tedesco. Quest’ultimo ha raggiunto la seconda finale sul cemento indoor di Bercy, in seguito alla sconfitta inflitta nel 2020 da Medvedev, e la dodicesima complessivamente in un Masters 1000. Il nativo di Metz, invece, si è guadagnato la finale più importante della sua carriera al termine di una settimana indimenticabile, in cui ha ottenuto una prestigiosissima vittoria contro Carlos Alcaraz e ha permesso alla Francia di avere un proprio tennista nell’ultimo atto del torneo a distanza di tredici anni (Tsonga nel 2011).

L’equilibrio nel match ha avuto breve durata: nel terzo game, tre errori di dritto di Humbert hanno agevolato il break di Zverev, rapidamente consolidato sul 3-1. Il francese allenato da Chardy ha dovuto cedere, dopo aver annullato le prime due chance di doppio break, anche il proprio turno di battuta, sopraffatto dalla solidità da fondocampo e in risposta dell’avversario. Dimostrandosi implacabile anche con il servizio, certificato da un solo punto perso in quattro turni di battuta, Zverev si è appropriato del set con il punteggio di 6-2.

La pausa di otto minuti che ha preceduto il secondo parziale non ha giovato a Humbert, travolto fisicamente e mentalmente dalla continuità di rendimento di Zverev, la cui superiorità è riassumibile attraverso il terzo game in cui ha rimontato Humbert da 40-0 in suo favore. Dopo un’ora e quindici minuti, con un doppio 6-2, il nuovo numero due del mondo e della Race ha potuto celebrare il settimo titolo 1000 in carriera e la vittoria numero sessantasei di una stagione indubbiamente positiva, candidandosi a principale rivale di Sinner per le imminenti Finals di Torino.

 

Davide Zanghi

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