Clamoroso a Pechino (ma neanche troppo). Grigor Dimitrov riesce a vincere contro Rafael Nadal, in due set, riuscendo ad annichilire la furia rossa vista gli scorsi giorni nella capitale cinese. Grande performance del bulgaro, capace di mettere alle corde a più riprese il suo avversario odierno.
MALE RAFA – Le statistiche evidenziano un Nadal poco prolifico al servizio, appena un punto su due con la prima di servizio, e uno su cinque con la seconda nel primo set. Tante le palle break concesse, a fine partita se ne conteranno ben 15, di cui 10 salvate. Match che comincia in modo rocambolesco, con entrambi che cedono due volte il servizio, fino a far attestare lo score sul 2 pari. Ancora un break nel quinto gioco in favore di Dimitrov che passa a condurre confermando successivamente il break. Ancora una volta Nadal viene brekkato e sul 5-2 il bulgaro serve con successo per il primo set. Secondo set che parte ancora in salita per il maiorchino, che perde nuovamente il servizio, facendo salire a 6 il numero di game consecutivi del suo avversario. Il primo game al servizio dello spagnolo arriva nel terzo game del set, dopo ben 5 break consecutivi subiti. Paradossalmente ha anche occasioni per tornare in partita ma non finalizza e regala a Dimitrov l’accesso alle semifinali del torneo.
OK RAONIC – Qui il bulgaro troverà Milos Raonic, che ha vinto con un doppio 6-4 il confronto con Carreno Busta. Numeri d’alta classe al servizio per il canadese, capace di infilare ben 13 ace, a fronte di due doppi falli, e facendo registrare un ottimo 80% di punti vinti con la prima. L’andamento del match è abbastanza lineare, con Raonic fin da subito aggressivo che trova due break, issandosi fino al 5-1. Per lo spagnolo c’è ancora qualche speranza, tanto che risale di un break, ma nulla può quando il canadese serve per la seconda volta per il set. Nella seconda frazione meno scossoni ed è proprio il finalista di Wimbledon a rischiare a più riprese di perdere il servizio. Alla fine però, fallite le occasioni, è lo spagnolo a subire un break, fatale per le sorti dell’incontro.
GLI ALTRI QUARTI – L’altra semifinale sarà tra Murray e Ferrer, carnefici rispettivamente del connazionale Edmund e di Sasha Zverev. Nel derby britannico grande equilibrio nel primo set, spezzato inevitabilmente nel tie-break. Qui il numero uno del mondo ha prevalso alla distanza con il punteggio di 11-9. Secondo set, al contrario, a senso unico, con Murray più aggressivo che mai che è riuscito a scardinare le difese avversarie. Match di grande livello anche quello tra Zverev e Ferrer. Il tedesco nel primo set parte meglio, andando per due volte in vantaggio di un break, prima di arrivare al tie-break. Qui ha avuto comunque la meglio, ma era solo l’inizio di quello che sarebbe successo di lì a poco. Conquistato il primo set il classe ’97 sembra abbandonare mentalmente il campo, lasciando al suo avversario 6 game di fila, una volta sull’1-0. Nel set decisivo rientra in partita, cedendo solo in extremis un sanguinoso break a Ferrer, che dopo Fognini raccoglie anche lo scalpo del giovane tedesco.
(1)Andy Murray (GBR) d. (Q)Kyle Edmund (GBR) 76(9) 62
(5)David Ferrer (ESP) d. Alexander Zverev (GER) 67(4) 61 75
Grigor Dimitrov (BUL) d. (2)Rafael Nadal (ESP) 62 64
(3)Milos Raonic (CAN) d. Pablo Carreno Busta (ESP) 64 64
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