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Atp Pechino: Matteo Berrettini centra il main draw. Al primo turno sfiderà Leo Mayer

Matteo Berrettini supera brillantemente lo scoglio delle qualificazioni e stacca il pass per il main draw del torneo di Pechino. Con lo stesso punteggio con il quale ieri aveva battuto Zhang, 6-3 6-2, quest’oggi Matteo ha agevolmente battuto Jiri Vesely ed ha ottenuto l’accesso per il tabellone principale insieme a Lajovic, Albot e Pospisil. Prestazione decisamente positiva quella del tennista azzurro che, oltre al fatto di aver perso appena cinque giochi, se l’è cavata molto bene nelle situazioni di difficoltà ed ha saputo affondare la lama quando serviva.

Nel primo set, dopo aver messo a segno un break nel quarto gioco, Matteo ha annullato ben quattro palle break nel gioco seguente, tenendo a distanza il suo avversario ed andando a conquistare il parziale con il punteggio di 6-3. Nella seconda frazione di gioco, invece, è stato Vesely a procurarsi due palle break nel quarto game, ma dopo essersele viste annullare da Berrettini, il quale ha vinto quattro punti consecutivi, ha perso un po’ di lucidità ed ha ceduto due volte il turno di servizio, uscendo sconfitto per 6-2.

Al primo turno del main draw, Matteo affronterà Leo Mayer, già battuto quest’anno a Bastad, in rimonta. Berrettini si aggiunge dunque agli altri tre italiani presenti in tabellone, vale a dire Cecchinato, Fognini e Seppi. Se gli avversari di Cecchinato – il cipriota Baghdatis – e di Seppi – l’ungherese Fucsovics – erano già noti, diverso il discorso per Fabio Fognini, che al primo turno avrebbe trovato un qualificato. Evitato il derby tutto azzurro, il ligure se la vedrà con Radu Albot, che nella giornata odierna non è neppure dovuto scendere in campo, dato il ritiro di Troicki, per guadagnarsi la qualificazione.

Quali Atp Pechino – Ultimo turno

[3] M. Berrettini b. J. Vesely 6-3 6-2

[1] D. Lajovic b. [5] C. Norrie 6-4 6-4

[7] V. Pospisil b. [2] T. Sandgren 7-6 [1] 6-2

R Albot b. V. Troicki per ritiro

Antonio Sepe

Sono nato tre giorni dopo Jannik Sinner. Il talento, però, l'aveva già preso tutto lui. Guardo il primo turno di un Atp 250 con lo stesso entusiasmo di una finale di Wimbledon.

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