Simone Bolelli manca l’occasione di accedere al secondo turno del Master Mille Atp di Shanghai, dopo essere entrato nel tabellone principale vincendo le qualificazioni. Occasione perché l’avversario era questa volta nettamente alla sua portata. Se a Pechino si era trovato di fronte l’ingiocabile Novak Djokovic, al Master cinese il bolognese aveva sulla carta parecchie chance in più per andare avanti, affrontando Vasek Pospisil. Il canadese gode comunque di una classifica migliore dell’azzurro, tuttavia se guardiamo al talento tennistico, Simone se la giocava alla pari col campioncino di Vernon. Ne è una prova il loro unico confronto, agli US Open 2014, quando Bolelli vinse dopo una battaglia durata 5 set. Questa volta la partita è meno combattuta e Simone cede il passo non senza qualche rammarico. Nel primo set cede il break al quarto gioco per poi sprecare tre palle break a suo favore per rientrare nel punteggio. Il secondo parziale vede un sostanziale equilibrio fino al settimo gioco, quando Pospisil piazza il break decisivo per allungare e quindi chiudere il match in un’ora e venti minuti gioco.
Risultati:
Pospisil b. Bolelli 6-3, 6-4
Anderson b. Haas 6-3, 7-5
Raonic b. Bellucci 7-6(5), 7-6(2)
Goffin b. Soeda 6-4, 6-2
Sock b. Kubot 6-4, 6-2
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