ATP World Tour Finals: un campione nuovo per il Masters di Londra

UN TORNEO DI SORPRESE – Questa non è certo la finale che tutti si attendevano. A inizio torneo, se vi avessero proposto di puntare qualcosa su un David Goffin finalista, voi avreste accettato? Molto più ragionevole fare affidamento su Federer e Nadal. E invece proprio il “piccolo” belga ha estromesso dal torneo che più si avvicina allo status di quinto Slam i due favoriti e dominatori della stagione. Così, giocando un torneo con un rendimento non idilliaco, Goffin si è guadagnato l’occasione più importante della sua vita finora, e la possibilità di dare una svolta alla sua carriera. Fra lui e un così ambizioso traguardo c’è, però, Grigor Dimitrov. Il bulgaro, arrivando in finale, si è guadagnato la sicurezza matematica di occupare il terzo posto del ranking fino a gennaio, e ciò, insieme al Master 1000 di Cincinnati, va a coronamento della stagione in cui, finalmente, è riuscito a dimostrare la continuità necessaria a occupare i piani più alti, ai quali aspirava ormai da diversi anni.

David-Goffin-e-Roger-Federer-ATP-Finals-2017-foto-di-Alberto-Pezzali-Ubitennis

UN NUOVO CAMPIONE – Saranno, dunque, due “nuovi” a contendersi i 1500 punti e il titolo in palio. Essi, però, si conoscono bene l’un l’altro; i precedenti incontri sono stati vinti dal bulgaro in 8 casi su 9, l’ultimo dei quali proprio qui a Londra qualche giorno fa, nei gironi. In quell’occasione Grisha ha letteralmente spazzato via David, lasciandogli solo 2 game, in virtù dell’esplosività e della classe che lo contraddistinguono. Le cose, però, potrebbero andare diversamente in finale, e di sicuro saranno complicate e confuse dalla maggiore pressione sui partecipanti. Abbiamo visto nel turno contro Sock come Dimitrov, nei momenti delicati, soffra ancora un po’ di rigidezza di braccio, e di sicuro il livello di tennis che ha espresso in semifinale non è stato lo stesso, travolgente delle partite precedenti. Goffin, d’altro canto, non è un cliente facile per nessuno, vista la sua abilità nel disegnare geometrie in campo, il suo tocco e la grande lucidità tattica. La superficie potrebbe dare un aiutino in più al bulgaro, ma anche il belga è un tennista che si trova a suo agio sull’hard. Il campione di Cincy proverà a muovere il suo avversario, cercando di sfruttare il vantaggio fisico di cui dispone. Goffin, invece, non dispone di strade facili per arrivare al successo; tutto quello che dovrà fare sarà cercare di restare in partita e attendere l’occasione giusta, che quasi sicuramente arriverà da un opponente che qualcosa, di solito, concede – e abbiamo visto con Federer come, al momento giusto, sappia essere freddo e preciso giocando i punti importanti.

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