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Boris Becker: “Federer è il giocatore da battere in Australia. Nole può tornare al vertice”

OCCHI SU FEDERER – Vista la convincente prestazione di Federer in Hopman Cup, sono molti i tifosi dello svizzero che fanno ambiziose previsioni sul futuro prossimo. Forse troveranno conforto nelle parole di Boris Becker, che ai microfoni del quotidiano Marca ha comunicato chi è il suo favorito per questa edizione degli Australian Open: “Un anno fa sarebbe stato inimmaginabile pensare a Roger e Rafa di nuovo alla vetta del ranking. Credo che tutti abbiamo sottovalutato le loro doti di tennisti e la loro passione per il gioco e la competizione; dopo tutti i titoli e i soldi che hanno vinto, continuano a giocare ogni partita come se fosse l’ultima. Il loro segreto è che si divertono. Entrambi hanno ancora molta fame, e secondo me il favorito di questo Australian Open sarà proprio Federer. Sono indeciso, invece, in campo femminile”. Non sono più solo voci isolate, quelle che assegnano al campione 2016 i favori del pronostico. Ci si aspetta tanto, però, anche da Nick Kyrgios, che ha disputato un buon torneo a Brisbane, e da Alexander Zverev, per far sì che la seconda settimana di un major non diventi tabù.

QUANTO AGLI INFORTUNI… – L’ex numero 1 al mondo tedesco ha riservato parole di buon auspicio anche per Novak Djokovic, che proprio a Melbourne farà il suo rientro nel circuito dopo mezza stagione di inattività: “Novak ha 29 anni, perciò sarà ancora in grado di competere per il numero 1 per un po’. Abbiamo smesso di collaborare già da diversi mesi ma siamo rimasti in buoni rapporti. Spero che riesca a giocare bene in Australia, ma si vedrà già dall’esibizione di Kooyong”. Per quanto riguarda Andy Murray, infine, Becker è convinto che l’operazione all’anca sia stata opportuna, soprattutto considerando che anche lo scozzese può supporre di giocare ancora diversi anni: “Penso che l’operazione che io ho dovuto a mia volta subire abbia avuto successo, e avrei voluto aver preso la decisione prima. Non vedo, poi, motivi per cui Andy non possa ritornare al suo massimo, allo stesso livello che l’ha portato al top nel 2016”. Non solo Murray, ma anche diversi altri top players (come Wawrinka, Nishikori, Raonic e anche Nadal) sono recentemente rimasti a lungo – o si trovano ancora – ai box, ulteriore indice di un’età media ai piani alti del ranking che cresce ormai da anni…

Riccardo Artuso

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