Lo scorso anno Dominic Thiem ha giocato un’ottima stagione, ma oltre agli ottimi risultati è salito alla ribalta per il numero di tornei disputati, frutto di un calendario molto intenso.
70 match per lui lo scorso anno, che l’hanno portato a fine stagione ad aver comprensibilmente finito le energie, nonostante la giovane età.
Il suo allenatore, se ne assume la responsabilità:” La programmazione è stata stupida, me ne assumo la colpa, ma c’erano diversi fattori in gioco.Dominic però sa gestirsi, ha grande talento, quest’anno ha vinto contro Zverev e Simon senza giocare bene, il che la dice lunga sulle sue potenzialità.”
Il calendario pressante è stato investito da critiche di fan e addetti ai lavori, che però non preoccupano Bresnik.“Non presto molta attenzione alle critiche, se alla fine è tra i Top-10 forse non è stato un gran male.”
Infine, il coach dell’austriaco parla della #NextGen.“C’è una bella rivalità tra i giovani,Dominic e Alex (Zverev n.d.r) sono potenziali vincitori di Slam e numero uno al mondo, ma non possiamo dimenticare giocatori come Kyrgios, Raonic, Nishikori o gente come Dimitrov e Goffin. Ci son tanti volti nuovi, Pouille, Kachanov, Rublev ragazzi pronti a raccogliere l’eredità dei fab four.”
Thiem dopo la vittoria di Rio, vittorioso su Carreno-Busta, sarà al via al torneo di Acapulco contro Gilles Simon.
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