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“You cannot be serious”: McEnroe arbitro di se stesso

In America del Nord c’è una competizione, la PowerShares Series, riservata ad ex tennisti, rigorosamente over 30, del calibro di Jim Courier, Andy Roddick, Michael Chang, James Blake e John McEnroe. Cosa c’è di strano ? Beh, c’è un solo arbitro, quello di sedia.

Infatti, i giocatori si auto arbitrano, non vi sono presenti i giudici di linea, sostituiti da otto “hawk-eye”. Un esperimento che prima o poi verrà portato anche nel circuito ATP, ma che per il momento viene sperimentato nelle esibizioni, di un solo set, di questa serie di 12 tappe nel Nord America per le cosiddette “vecchie glorie”.

Tra queste glorie del passato, John McEnroe  è sicuramente quello che nel corso della carriera ha avuto il maggior numero di problemi con i giudici di linea.
Nel corso di una carriera in cui ha vinto sette titoli del Grande Slam in singolo, McEnroe era infatti conosciuto come un giocatore a volte instabile che spesso rimproverò i giudici di linea riguardo qualche chiamata a suo avviso errata.
“Non puoi essere serio”, ha urlato una volta in un famoso episodio su una chiamata di linea. Ora a McEnroe il compito di decidere da sè se una palla sia fuori o dentro il campo, sulla linea o meno.

Sono sicuro che ci saranno alcuni arbitri là fuori che si dicono: “Vedi, non è così facile come si pensava che fosse” ha dichiarato McEnroe, 56 anni. “E` indubbiamente vero”

L’ex campione ha aggiunto: “Chi vorrebbe un lavoro in cui l’unico modo per essere riconosciuto è commettere un errore?”

In queste sfide ci sono “challenge” illimitati, decisi dal computer Hawk-Eye utilizzato sul Pro Tour, ma McEnroe insiste che nessun giocatore vuole fare una brutta chiamata contro il suo avversario. L’ultima volta che McEnroe chiamò da sè le proprie chiamate è stata quando giocava tra gli junior. i suoi linee in una partita è stata come un giocatore giovane.

Sarei mortificato se qualcuno mi accusasse di barare”, ha detto McEnroe. “Spesso ho giocato palle di cui ero dannatamente sicuro fossero tre, quattro, sei centimetri fuori perché non volevo che mi chiamassero baro”

L’evento di Giovedì è il terzo sui 12 della serie PowerShares. McEnroe non ha giocato l’apertura di due eventi.

Si fa per un momento imbarazzante quando qualcuno chiama una palla e tu lo sfidi” ha detto Roddick, 32, che ha vinto l’ultima tappa Mercoledì a Los Angeles.

Si corre il rischio di chiamare fuori davanti a migliaia di persone. Ma conoscendo John, sarà abbastanza arrabbiato a prescindere“, ha aggiunto Roddick con una risatina.

McEnroe ha detto che si sente un misto di nervi e di eccitazione.

“E` abbastanza brutto quando stai perdendo da qualcuno, ma poi ti senti che questi fa una brutta chiamata, diventa più personale“, ha detto McEnroe. “Se lo sfidi, almeno sarai in grado di esporlo deliberatamente se ha fatto una cattiva chiamata. E in quel caso, dubito lo farebbe di nuovo” 

E’ proprio vero, John McEnroe è un personaggio particolare. Ma se non ci fosse, andrebbe sicuramente inventato.

Andrea Menozzi

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