Si è giocata in California, ad Indian Wells, la finale del primo Masters 1000 dell’anno, e l’ha vinta la testa di serie numero 1 Carlos Alcaraz, battendo 6-3 6-2 in un’ora e 10 minuti il numero 6 del ranking Daniil Medvedev. Con l’assenza di Novak Djokovic, era la miglior finale possibile. Sono i due che di fatto, senza Nole, sono le prime due testa di serie. Medvedev sembra l’unico in grado di difendersi sulle accelerazioni di Alcaraz, e Alcaraz sembra l’unico in grado di sfondare il muro-Medvedev.
Il russo da l’impressione di sapere già in anticipo di dover fare qualcosa di diverso, qualcosa di più, da quello che fa di solito, da quello che solitamente gli basta per battere i suoi avversari, e che gli basta da quasi tre tornei consecutivi, da 19 partite vinte consecutive. Medvedev però parte male, con errori per lui insoliti, e in quantità per lui insolita. Subisce break al suo primo turno di servizio, e pronti-via Alcaraz è 3-0. Lo spagnolo elimina i passaggi a vuoto avuti nella semifinale con Sinner, il russo entra lentamente in partita ma non basta più per rimediare al danno fatto in partenza, e Alcaraz porta in fondo il vantaggio. 6-3 per lui il primo set.
L’inizio del secondo parziale è la fotocopia del primo, ma per Daniil è ancora peggio. Il primo turno di battuta è disastroso, ed è subito 2-0 per la testa di serie numero 1. Ma questa volta di break non ne arriva uno solo, ne arrivano due, e il 2-0 diventa 4-0. Il vantaggio da pesante è pesantissimo. Il sesto game poi, sul 4-1, è apoteosi Alcaraz, con tre palle corte consecutive vincenti, che puniscono la posizione lontana in risposta di Medvedev. Carlos non ha problemi, non ha inciampi, e chiude il secondo set 6-2.
Si interrompe la striscia di 19 vittorie consecutive di Medvedev, che in questo match non ha messo a segno neanche un ace, a prova della giornata negativa. Alcaraz torna numero 1 al mondo, per la seconda volta a 19 anni, vince il suo terzo titolo Masters 1000, e lo fa senza perdere neanche un set. In Australia non c’era. Torna, e vince il primo Masters 1000 dell’anno.
La finale non è stato il blockbuster che si annunciava, ma è stata un’ulteriore, imponente, dimostrazione di forza di un ragazzo nato nel 2003. Adesso si va a Miami, e nessuno dei due ha intenzione di fermarsi. In Florida Alcaraz difende il titolo, Medvedev sarà a caccia di rivincita, e noi non aspettiamo altro.
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