Classe 1988, mancino e rovescio bimane: è lui il primo ostacolo di Roger Federer nella corsa per il primo posto nel ranking mondiale. I due non si sono mai incontrati fino ad ora.
Numero 117 del mondo (al massimo è salito fino all’82esima posizione), giocatore potente e di fantasia allo stesso tempo, come molti dei suoi colleghi belgi, vanta in bacheca cinque titoli Challenger e un torneo ATP di doppio, vinto a Los Angeles nel 2012 assieme a Xavier Malisse, contro la coppia inglese formata da Jamie Delgado e Ken Skupski. E’ un giocatore che non ha molti mezzi a disposizione per mettere in difficoltà Federer, ma conosce bene il terreno, un cemento rapido simile a quello belga di Davis, competizione in cui ha giocato due finali nel 2015 e nel 2017. Emblematica fu la sua vittoria contro Mischa Zverev nel roboante 4-1 del Belgio sulla Germania lo scorso anno.
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Negli Slam, da ricordare il suo grande Wimbledon 2017: partito dalle qualificazioni, ha sconfitto poi Haas e Medvedev, prima di arrendersi a Kevin Anderson ma non senza combattere. Furono infatti giocati due tie-break e il sudafricano conquistò la vittoria in tre set molto lunghi.
A Rotterdam arriva dalle qualificazioni dopo aver sconfitto la testa di serie numero 2 Denis Istomin e il padrone di casa Van Rhijtoven, entrambi in due set e agevolmente. Ora gli tocca il più forte di tutti. Buona fortuna a Ruben Bemelmans.
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